lunedì 1 luglio 2013

Il sorpasso

Chi ha visto il celebre film di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trentignant non può non ricordare le allegre strombazzate di clacson che annunciavano l'arrivo dello spyderino tra i villeggianti della Versilia. Bene, durante il suo soggiorno rivierasco anche la presenza di Bellacana sembrava essere accompagnata da una costante, allegra,clacsonante sinfonia. Dal suo primo incontro con l'amichetto Masscimu all'ultima cena vacanziera alla piadineria Rusty, Bellacana ha portato scompiglio in ogni dove, vuoi giocando a nascondino (contando e nascondendosi allo stesso tempo) nella hall di un albergo di ottuagenari, vuoi lanciandosi tra le onde schiumose (vedi post precedente)al grido di "Maaaammaaaaaaa!!!! ho nuotato!!!!!", o inciampando copiosamente sul bagnasciuga e rialzandosi impanato come una cotoletta. O ancora nell'angolo giochi del Banana beach dove si intrufolava nella casetta bianca per giocare a Lupomamma sotto gli occhi basiti degli altri bambini, o nel castello per giocare a Rapunzel (mammacana nei panni di Madre Ghotel, Masscimu in quelli di Flynn e Bellacana, neanche a dirlo, in quelli di Rapunzel....con un immaginario Pascal da portarsi appresso), e sulle strade del lungomare dove passeggiava cantando Heydi o L'ape Maya facendo voltare i villegganti che lo guardavano e gli sorridevano ringalluzzendo la sua vena canora. Per non parlare della pseudorissa inscenata con un duenne seduto qualche tavolo più avanti in piadineria, una conversazione ben oltre i limiti dell'assurdo dove forse solo Masscimu, che di tanto in tanto interveniva per placare gli animi, capiva qualcosa. Poi ci sono stati i must della vacanza: -i grandi interrogativi esistenziali;(in treno) Mamma, perché il treno va sui sassi? Posso andare sui sassi? (in ascensore...tutte le volte che si prendeva l'ascensore, ed essendo la stanza abarbicata in un impervio quarto piano questo avveniva più e più volte al giorno!)) Mamma, posso schiacciare il bottone rosso? (e dopo la spiegazione del perché no) Mamma, perché non posso schiacciare il bottone rosso? (in spiaggia) Mamma, facciamo il bagnetto? (oppure) Mamma, andiamo sul salterello? (oppure) Mamma, andiamo sullo scivolo rotondo? (a spasso)Mamm, compriamo il tagliaerba? (oppure) Mamma, compriamo il passeggino rosa? (domande che mammacana il più delle volte fingeva di non sentire o ignorava del tutto lasciando il pargolone con l'interrogativo sospeso nell'aria e nello sguardo per luuuuuunghi minuti. -i colpi di genio; (al telefono con la tataelena parlando della chiatta, destinazione acquario di cattolica) Tataelena, sono andato sulla chiatta, fa flup flup, e c'è le papere!!! (al telefono con papàcana raccontando dell'acquario) Papà, ho comprato un regalo per la Papera, ho preso una nutria(riferendosi al peliches a forma di lontra acquistato per la sorellina) (rispondendo con voce perentoria a mammamassciumu che gli aveva chiesto se poteva prestargli i suoi braccioli perché erano molto belli)Ma no, Mammamasscimu, pecchè i miei braccioli ti sono piccoli!!!! Mamma, lo senti questo rumore che fa il treno ...tu tum tu tum, tu tum tu tum, tu tum tu tum....è il suo cuore che batte! -le incrollabili certezze; Rapunzel non può fare il bagnetto perché si rovinano i capelli. Il trenino ciallo che va sulla strada (e che porta all'acquario) è finto, pecchè il treno vero va solo sui sassi! Il cubotto che gira si illumina solo di sera. E così, tra una manciata di sabbia in bocca e una baglioneggiante corsa a perdifiato sulla spiaggia, un chupa chupa a merenda e una corsa in taschi, Bellacana vacanziero di tanto in tanto chiedeva della sorellina, ed era felice di sapere che sarebbe stata a casa al suo ritorno. ritorno che si è dipanato nella torrida carrozza "climatizzata di un regionale antidiluviano dividendo lo spazio con una comitiva di giovani crucchi che cantavano "Baila Morena" reduci dalla Baia Imperiale. All'arrivo a Manzolocity Bellacana è saltato al collo del suo papà e ha travolto la sorellina paperotta con baciotti i e canzoncine, ha giocato un po' con barbietatacinsia e poi si è addormentato felice nel suo lettino dove ha ronfato per tre ore abbondanti. Del resto andare in vacanza ha il suo bel perché, ma un posto bello come casa Bellacana in tutto il mondo non c'è!

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