giovedì 29 novembre 2012

Cenerentola bescito bianco

Bellacana ha una nuova passione.Anzi, una nuova insana passione: Cenerentola!
Qualche tempo fa gli ignari canagenitori decisero di testare la capacità del figlio di seguire una storia che durasse più di cinque minuti. L'oscuro fine era capire se presto avrebbero potuto portarlo al cinema a vedere qualcuno dei cartoni animati che a loro piacciono tanto ma alla visione dei quali, se vai senza un bambino, la gente ti guarda come a dire "Tsz!Ecco due con la sindrome di Peter Pan!".
A tale scopo i due sottoposero a Bellacana diverse videocassette (sì sì, dico proprio videocassette, non dvd, tutta roba di primo pelo!), tra queste lui scelse Cenerentola!
Questo preambolo è necessario a capire quanto sia veritiero quel detto che recita "chi è causa del suo mal pianga se stesso!".
Da quella prima visione del film d'animazione B.C. non vuole vedere altri cartoon. E' rimasto letteralmente stregato dalla protagonista. Cenerentola, nella sua mente di dueenne è la trasposizione disneyana di Robertabescitobianco, la sposa vista a giugno e di cui è follemente innamorato.
Insomma, fattostà che da un mese a questa parte ogni scusa è buona per vedere Cenerentola. Il primo giorno passi anche, si sa, la novità di un cartone lungo, poi la qualità del disegno, il fatto che sia sempre un grande classico e così via non allarmarono mamma e papàcana quando il piccolo dopo aver finito la prima visione ne chiese subito una seconda. Anzi, "Bene!" pensarono in coro i due "presto si potrà andare al cinema!!". Quando però il giorno dopo Bellacana chiese di nuovo di vedere cenerentola i canagenitori cominciarono a subodorare la fregatura... quando poi la bestiolina cominciò a chiedere questo o quel frame particolare del film i due presero coscienza della patologia!
Bellacana adora Gas Gas, il topino ciccio e pasticcione che più d'una volta rischi di finire tra le fauci del gatto Lucifero. Trattasi chiaramente di transfert, il panzotto rotondo di gas Gas è lo stesso di B.C.
Il bebone ama cantare con (una riluttante) Mammacana la canzoncina "Ho trovato ho trovato" sulle note della quale i topini cuciono il vestito di Cenerentola, "Mamma, i topini cuociono hi bescito!". Osserva con un'attenzione quasi morbosa la scena in cui le sorellastre strappano il vestito cucito dai topini poi, con sguardo da riposseduto, si avvicina a mammacana e tirandole i pantaloni dice arrochendo la voce "Ti trappo hi bescito!!! Te lo trrrappo!!!!!".
Canticchia a mezzavoce la canzone della fata Smemorina, ma solo perchè non riesce a capire cosa significhi Bibidi bobidi bù, altrimenti la eseguirebbe a gola spiegata.
Guarda rapito la scena della trasformazione di Cenerentola da sguattera a principessa "Hi bescito! Cenerentola ha i capelli hisci!" e ride.
"Senorita!!! se n'è uscito dicendo una sera, "Ma cosa dici pasticcio, dove l'hai imparata questa parola?" ha domandato l'improvvida Mammacana "E' quel tignore che dice Senorita!!! quando Cenerentola pedde a cappetta. E' un po' matto, quel tignore!"
 Mammacana"..." e sguardo allibito! 
Qualche sera fa ha fatto la regia della scena del ballo"Mamma, ti trappo hi bescito e... Badagù! Bescito bianco!Bieni mamma, bieni, a carrozza! (Fa sedere Mammacana su uno sgabello da nani a forma di rana) Io paccio hi cabajio, andiamo!!! Ecco, hi cattello! (prende la mano di Mammacana e la trascina in cucina) Ecco hi pincipe (indicando papàcana che, già impigiamato,  stava sbucciando le patate da fare arrosto)! E' hi ballo!!!(i canagenitori capiscono che devono ballare proprio lì, sulla soglia della porta della cucina) ah! Ah! Tiete...un po' matti! Ah! Ah!"
" Chi sarebbero i matti?" pensano mamma e papàcana, ma per non mortificare l'estro creativo del pargolone tacciono.
La sera dopo, durante il ballo a palazzo, B.C. ha preteso di ballare con papà e mammacana in giro per casa, e seguiva anche il tempo del valzer!
Ieri sera, dopo l'ennesima visione della sua scena preferita (Che va dal vestito strappato alla fine dell'incantesimo) Bellacana vuole riproporsi nella regia del ballo. "Tu tei Cenerentola!" (pecchè Cenerentola ha i capelli hisci come a mamma!) dice a  Mammacana che spontaneamnete gli domanda"Bellacana ma tu chi sei, il principe?"
"No no no no no" risponde il frugolo "Io sono a fatina!!!"
Vabbè, pensa Mammacana co ngli occhi lucciconi , "L'importante è che sia felice!"

domenica 4 novembre 2012

Papè satan papè satan aleppe!



In Bellacana cova sotto la cenere un lato oscuro vagamente luciferino. L’altra sera, dopo cena, il pargolone giocava tra cucina e salotto mentre mamma&papàcana indugiavano in chiacchiere seduti a tavola. Dopo un po’ il gioco si è trasformato in un minishow canoro a beneficio dei canagenitori. Cominciando dal La balena Pasqualina, passando per Beato te pulcino, fino a Noi andremo alla caccia del leon Bellacana ad un tratto tira fuori una canzoncina tutta nuova che fa più o meno così:
(libera interpretazione di mammacana in ardita traduzione dal bellacanase)
Là nel bocco t’è una casetta
Lo cojattolo alla finetta
Vien di cossa un epottino
…dammi a tua maninaaaaaaa
Piacere, Bellacana!
Bellina, nel suo genere.
Mammacana e papàcana cominciano a canticchiare con l’adorato figlioletto. Che grazioso quadretto, potrebbe dire un osservatore esterno, senonchè, all’improvviso B.C. sfodera una strana luce nello sguardo, papàcana giura di aver visto brillare nelle sue giovani pupille nientemeno che un’inquietante fiammella luciferina, mammacana avverte un brivido lungo la schiena al solo rievocare l’accaduto, insomma, in breve, il bebone canterino, con questa espressione da Carrielosguardodisatana modifica candidamente la canzone ed esordisce con un “…dammi a tua manina/ che te la tajio!!!” poi ride satanicamente “Ih! Ih! Ih!” e con una vocetta querula al limite dell’horror chiede “ Ti piace quetta canzone, mamma?”
Mamma e papàcana non credono alle loro orecchie, quel bebone biondo al limite del cherubinesco sembra riposseduto, continua a sghignazzare convulsamente e a ripete “Ti piace quetta canzone, (e ribadisco la virgola!) mamma?” e ride, anzi, se la ghigna proprio dell’espressione attonita dei genitori. Poi finalmente papàcana, memore della sua buona educazione cattolica, lancia uno sguardo all’icona che da sopra la porta d’ingresso veglia sulla Canafamily, e rincuorato dalla forza della sua fede si alza dalla sedia e pronuncia parole di salvezza che esorcizzano il fetentissimo diavoletto “Vieni Bellacana, è ora di lavarsi i denti!”
Il pargolo allunga la manina (“…dammi a tua manina…”) al pater familias che la stringe nella sua, forte e possente, e insieme si incamminano verso il bagno circonfusi da una mistica luce!