martedì 6 maggio 2014

Dal tramonto all'alba (...e pisolini vari!)



Le notti al paperclinico che  fanno venire il singhiozzo a Morfeo e le occhiaie agli Oncogenitori  hanno un pregio, alla quindicesima notte in cui ci si  maciulla lo spirito con i flagelli della preoccupazione e dell'angoscia, di colpo ci si stufa! ...e  si decide  di dedicarsi ad altro.
Fantascienza altro che “ai  confini della stanza”,  il limite di un marmocchio ronfante che non si sveglia all' ululare delle sirene dell' ambulanza, ma spalanca gli occhioni al silente fremito del bulbo pelifero di una tua narice riduce notevolmente il campo d'azione, e le attività opzionali rimangono davvero poche:  il braccio da   Robocop della televisione che   si prilla a destra e sinistra (e comunque lo prilli ti ci inzucchi) perennemente sintonizzato su Rai Yoyo... inutilizzabile, se non per   raveparty a base di Peppa Pig e tutta l'allegra suina famiglia. Un simpatico diversivo potrebbe essere la lettura,  ma non conoscendo il brail un papergenitore deve assolutamente cercare di  avere una fonte di illuminazione . Ci sono  interruttori disseminati per la stanza con la logica di un lanciatore di coltelli cieco, indovinare quale  accende cosa è impresa che definire roubikiana semplifica di molto la reale complessità dell'impresa. L' interruttore di destra accende la luce del bagno, quello accanto il parr da un milione di watt che mastodontizza il centro del soffitto, quello di sinistra è quello del neon effetto lucedabancofrigo che sta sopra la testata del letto ma illumina in alto, uno dei sei misteriosi interruttori tutti uguali e tutti vicinivicini che sfilano in batteria sotto al neon di prima accende la lucetta blu da notte...ma quaaaaaaaaaaaleeeeeee??????  poi ci sono gli interruttori delle tapparelle elettriche, ideeeeeeentiiiiiciiiiiii a quelli della luce..... e poi mai e poi mai ti ricordi la sequenza, perchè non solo cambia da camera  camera, ma  tra un ricovero e l'altro li spostano!!!! è sicuro! Forse è KGB, abituata a confondere le acque con quel suo aplombe glaciale...o forse è una delle goliardate di Benvenuta Innominata, che nostalgica di un tempo in cui scherzi a gògò ravvivavano i corridoi del settimo piano, credendosi al sicuro al di qua del divieto, combatte la nostalgia non perdendo il vizio...o, più probabilmente,  è una psicostrategia della Dottoressachesichiamacome bellacana per tenere attivi cerebralmente  gli oncogenitorie rendendo le lunghe giornate in stanza un pochino più attive. Comunque, una volta risolto questo problema  e trovata una comoda sistemazione sulla poltronalettocigolona o sulla sedie di alfieriana memoria  puoi decidere di  leggere un libro, o meglio ancora una delle riviste del Cestone Edicolone dello spazio comune, qui  ritrovi le classiche riviste  da “pensatoio”, e incredibilmente scopri che si possono leggere amenamente anche in altri contesti, ad esempio sospesi in equilibrio precario sulla sponda del  letto del proprio oncofiglio appena addormentato.
Qui il ritegno non occhi. Ti ritrovi a leggere articoli che non avresti sfogliato mai,nemmeno dal parrucchiere perchè, in fondo, fuori di qui hai una reputazione. E anche se  nel profondo del cuore  la vocina sottile della curiosità gossippara ti ha tentato spesso  lasciando scivolare la coda dell'occhio in quella direzione,  hai sempre resistito.  Ma qui, qui dietro il divieto… non ti vede nessuno... daaaaai... come puoi ancora resistere?... non vuoi più di ogni altra cosa al mondo sapere  quanti clitoridi si è fatta impiantare la cugina di terzo grado di Wanna Marchi? Non ti renderà una persona migliore sapere che l'ingrediente segreto della nuova  fragranza di Acqua di JO è il  pelame di cane bagnato che si fonde in una nuance di cozza del porto canale del delta del Po? Sììììììììì, ora  lo status di Oncogenitore ti fa colgliere la vera essenza del  “si vive una volta sola” l' HIC ET NUNC prende il sopravento, e te ne freghi delle convenzion! Suivvia il giudizio degli altri è la nostre peggior prigione! E allora afferra quel Cronaca Vera e scolatelo tutto dalla prima all'ultima riga cazzo!
... Certo, fai bene attenzione ad accertarti che tutti dormano, e nel buio,  con passo felpato , avvicinati pure al cestone e.....zac!  arraffa il giornalaccio e fuggi alla chetichella in camera a leggerlo.
Real Time sta pensando di creare un format sul tempo libero dell' oncogenitore in corsia: “La dipendenza da internet e social network è clinicamente riconosciuta, ma che fare quando s sviluppa proprio in clinica? Per l'esattezza in un Paperclinico!” Molti, tutti gli oncogenitori prima o poi sviluppano l'indice del nerd , ovvero una patologia dovuta all'uso compulsivo del touch screen. Si naviga per le motivazioni più disparate, dal sessioni selvagge di shopping on line, alla soddisfazione delle curiosità più morbose ( “ Ma le formiche fornicano?”), si scaricano le applicazioni più trash (vedi Ibeer dove  puoi bere il tuo cellulare come fosse una birretta fresca e farti un sonoro ruttone virtuale alla fine,  oppure come Scoregge Collection free, o anche  il Cercatore Inutile di dito...), insomma, si diventa material girl, nerd, burinazzi della peggior specie, senza distinzione di età, sesso e orientamento religioso. Insomma,

 I papergenitori sfruttano il tempo libero (ricordiamo che  tempo libero dell'o.g. ci si riferisce ai momenti i cui il figlio dorme)anche  per l'opzione  “espletare bisogni fisiologici e di igiene primaria” come urinare, lavarsi,   liberare i propri pensieri e nutrire qualche post potenziale o meglio postenziale  correndo il rischio  di cadere nella trappola della paturnia, ma questo appartiene alla sfida catartica di essere blogger per necessità. E nella paperfucina dei pensieri  che alla rinfusa si squadernano in questi momenti, ecco affiorare il mistero di come i latini chiamassero la guerra “bellum”.... che cappero centra? cosa ci sarà mai di bello??? E allora il papergenitore si ritrova a fare i conti con la propria guerra, chiedendosi  perchè la vive come tale? Ha un senso?..... ma questo è un altro post, e il sole sta sorgendo oltre lo skyline del settimo piano. Papàpapero ha finito  di lavarsi i denti e la Paperotta si sveglierà a momenti, perciò…
Fine delle trasmissioni. 

2 commenti:

  1. Io sono solo insonne, Elenuccia, ma so che può salvarti la vita un ipad (a 50000 rate finisce per costare nulla, tanto poi facciamo bancarotta e le rate nn si pagano). Puoi leggere al buio, anche Cronaca Vera, e guardarti film seri (Il ritorno di Peppa Pig), fare shopping compulsivo on line e vedere le scarpe più grandi, scrivi con più facilità e ci disegni col dito come i bambini. Cine, musica, lettura e puoi anche parlare con Siri, che è meglio di niente. C'è la funzione torcia e quella specchio, per controllare se sei diventata un vampiro. È tutto come il telefono, but size matters! La tua vita notturna cambierà, fanculo le prese e gli interruttori. Un abbraccio anatide.

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  2. Eh...tu sei stata brava che hai fatto 50000 rate, Papàpapero da bravo marsupiale ne ha fatte solo 500 e si è accattato un catorcetto che ha funzionato per un mese! Ma da bravo socio di Altroconsumo si farà valere!!!
    Grazie del supporto e...un abbraccioso pulcioso a Pulcione

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