domenica 18 settembre 2016

NNNN ovvero E = mc2

Ci sono momenti nella vita in cui viene spontaneo guardarsi indietro, fare una specie di bilancio. Capodanno, una nascita, una morte, l'inizio di una nuova avventura, i compleanni...
Ecco, i compleanni. Proprio di questo stiamo parlando. 
La Papera Guerriera è da poco entrata a far parte del meraviglioso mondo dei quattrenni! Alla scuola dell'infanzia non è più nella sezione dei piccoli  ma dei mezzani. All'Ikea può entrare nell'area gioco per bambini e soprattutto nell'agognatissima piscina delle palline. Alle giostre può andare sul gonfiabile grande e tra un paio di centimetri pagherà l'ingresso ai parchi divertimento!
E' proprio diventata grande la nostra 4N! 
Una bimba vera!!!!
Già,  pur essendo piccoletta ha lunghe gambette magre con le quali non cammina, ma corre. Corre di continuo, per andare ovunque lei corre, e lo fa con uno stile tutto suo, completamente areopaperdiamico: bracciotte tese lungo i fianchi e polsi piegati all'indietro.... poi cade, si rialza e riparte. 
Ha buffe manine coi buchetti sul dorso con le quali afferra, gioca, raccoglie ogni tesoro che la terra (intesa come suolo, pavimento, parco, monnezza) le offre. Quando si arrabbia e l'animo della combattente si accende diventano  piccoli badili che tirano delle lecche che dall'alto dei cieli   fanno sorridere di orgoglio il buon  Bud.
Ha una bocca morbida e rosa con gli angoli che piegano all'insù, con la qualeparlaparlaeparla, manda bacini umidicci e ride, ride da matti, con una risata  prorompente, sguaiata e travolgente.
Ha una vocina sottile,  capace di   emettere acuti ultrasuonanti con i quali comunica con delfini, cani e pipistrelli. d'altro canto però  se vuole (e vuole praticamente sempre) sa prodursi in  rutti che neanche negli spogliatoi della Nazionale Boscaioli Canadese !!!
Ha  capelli con un grande potenziale, su una bambina normale potrebbero essere una morbida nuvola boccolosa, ma sulla sua testa assumono le sembianze e la consistenza di un cespuglio del deserto.
Ha due occhioni grandi e sorridenti pronti a cogliere novità e cambiamenti, con i quali scruta e scopre  quel mondo così ricco e pieno di interessi nascosto nel tragitto tortuoso di una formica, o nella forma strana di una nuvola...
4 anni...

Eppure, non sembra mica. Eh no. Non sembra proprio che siano passati 4 lunghi anni, 48 mesi, 1461 giorni (il 2016 è stato bisesto), da quel caldo 2 Settembre di fine estate. Era domenica, e stavano per dimettere Mammapapera dall'ospedale (dopo quasi due mesi di ricovero) perchè da un po' i tracciati erano buoni e sembrava che la smania di nascere della futura Papera Guerriera si fosse placata. 
Infatti, ore 11:15 "Signora, chiami suo marito che la venga a prendere, la visito poi la mandiamo a casa!"
ore 11:20 "Signora, chiami suo marito che la raggiunga, andiamo in sala per il cesareo!"
Ah, Paperotta bella, quanto ti sono sempre piaciuti i colpi di scena (mannaggissimattè!!!)
E così, con un mesetto buono di anticipo, alle 12:24 hai fatto il tuo ingresso nel mondo... e il giorno dopo hai fatto il tuo ingresso in Terapia intensiva neonatale  a causa di quello scarlancatissimo esofago che nella fretta di uscir fuori non è riuscito a formarsi per bene (vedi... te lo dico sempre di non correre e di fare le cose con calma!!!) e due giorni dopo hai fatto il tuo ingresso in sala operatoria, e un mese e mezzo dopo il tuo ingresso a chirurgia pediatrica per la convalescenza.... poi finalmente a fine Ottobre...o forse era già Novembre, hai finalmente fatto il tuo ingresso a casa!!!!! Hai conosciuto Bellacana... poi a nove mesi hai fatto il tuo primo ingresso a onco...va bè, ok, basta, mi fermo che qua hai fatto più ingressi tu di un costruttore di porte!
Insomma, per farla breve, qui si voleva solo dire che a guardarsi indietro non sembrano mica 4 anni, anche se di cose ne son successe proprio tante.
 Il fatto è che tu, Paperinamatta non sei mica nata una volta sola. Eh no. Almeno tre. Sei nata al mondo il 2 settembre 2012, sei nata di nuovo tra il 5 e il 20 settembre, covata da una culla termica in TIN, e sei nata davvero alla vita il 17 agosto 2014, dimessa per l'ultima volta da oncoematologia pediatrica. Ecco, da lì è cominciata davvero la sensazione di averti con noi. 
(Parallelamente i papergenitori sono nati morti rinati rimorti ririnati ririmorti così tante volte che il povero Lazzaro si sente spodestato, la Fenice è verde di invidia e Voldemort dall'umliazione ha deciso di aprire un negozio di santini!)
Per te era tutto nuovo, bello, profumato, colorato, magico... ma anche per la tua strampalatissima Paperfamily. Tutti i giorni a casa insieme, niente più avanti e indietro dall'ospedale, niente Lady Nutria e Ser Fagiano, Bellacana finalmente poteva dare sfogo alle sue più malsane gelosie da fratello maggiore e tu potevi trovare in lui un esempio  da imitare (naturalmente nelle cose peggiori) e un compagno di giochi abilissimo, in grado di insegnarti che tutto può trasformarsi in un gioco divertentissimo attraverso la magia della fantasia. 
E poi... corse senza flebo, amichetti tricologicamente normodotati, vita sociale, asilo nido e... vacaaaaaaanzeeeeeeeee!!!!!!
Vaccanzee si il tempo delle Vacche grasse è iniziato: al mare, in montagna, a Gardaland, a casa. La piacevole fatica di caricare una macchina, di sceglierti un costumino (e scoprire che il proprio deve essere sostituito con una pancera impermeabile),le tanto attese lamentele  per la sabbia nel culetto, i ruzzoloni su una cacca di pecora, la più classica delle file in autostrada(che poi non c'è mica stata grazie all'intelligentissssssima partenza studiata da Papàpapero -vedi post precedente-). lo stress da vacanza e l'ira funesta di Papàpapero.
Tutto ciò che per due anni ci era stato interdetto, finalmente ha cominciato a diventare  possibile. E' stato bellissimo e shockante al tempo stesso, ha creato una specie di cortocircuito spaziotemporale per il quale ora la Paperfamily ha un modo tutto suo di percepire e vivere il tempo, di ricordare date e avvenimenti o di cancellare intere giornate dalla propria memoria*. Tra Mammapapera e Papàpapero gli stessi ricordi non combaciano nè coincidono quasi mai. del resto, tutto è relativo.

E così  l'anniversario del tuo ingresso ad Onco e passato in sordina racchiuso tra le ossa dei tuoi vecchi geniotri e così pure  l'anniversario dall'operazione all'esofago è sommerso da nuovi obiettivi, dall'organizzazione dei tuoi due compleanni, perchè bisogna recuperare e allora facciamo una festa con gli amici di sempre e  una con gli amichetti della materna.
 Come se non fosse più il tempo di ricordare e rimescolare sofferenze passate, come se le volessimo congedare per  impegnarci in nuove folli  sfide, perchè in fondo  è rimasta l'inquietudine del marinaio che scruta l'orizzonte ogni giorno pronto ad inseguire nuovi sogni perchè la vita, prima di tutto, è relativa.
E più che mai la percezione dello scorrere del tempo.

*vedi riga 31!