mercoledì 30 maggio 2012

Quel terremoto di Bellacana

Mi sono interrogata a lungo sul fatto se fosse opportuno o meno scrivere del terremoto che in questi dieci giorni ha rivoluzionato la vita a pochi km da casa e lasciato tracce anche qui. La risposta ai miei interrogativi l'ho avuta proprio depo le violente scosse di ieri, e me l'ha data Bellacana, con il suo punto di vista a 87 cm sul livello del mare!

29 maggio, ore 8.59 del mattino, mammacana è a letto con un febbrone da cavallo e sta chiamando una scuola per dire che non potrà andare al lavoro.
Ore9:00 terremoto! Il letto balla, un frastuono di scricchiolii e traballamenti, all'altro capo del telefono la mestra che invita i bimbi ad uscire. Mammacana si precipita sotto la porta d'ingresso, di fronte a lei la vicina. Il mondo balla a lungo, e molto forte. 
Silenzio.
Le porte si richiudono, qualcuno scende in strada, telefoni muti. Sangue freddo e pazienza. Si fa viva Nonnamì su rete fissa, tutto bene. Papàcana dall'ufficio, tutto bene, Bellacana? Alle 9.45 il telefono del nido suona libero. Tatamary è una grande "Tutto bene mammacana! I bimbi sono tranquilli, la scossa non l'hanno nenache sentita, adesso sono tutti in giardino che giocano e prepareremo i tavoli per mangiare fuori. La struttora è solida,a un piano solo, si balla meno che in casa! Se vuoi lasciarlo qui noi li teniamo anche a dormire." grazie Tatamary,davvero!!! 
Due ore dopo per precauzione il comune chiude le scuole. Ok, si va a ritirare la Cana. Il bebone arriva a casa già mangiato e addormentato tra le braccia di papàcana.
Ore 13:00 Scossona! Papàcana afferra il pupo, mammacana la borsa e via, al parco!!!
Svegliato di soprassalto dalla fuga B.C. che fa? chiede un succhino e comincia a disegnare. Poi resosi conto di essere al parco, un parco insolitamente affollato di bambini all'una di pomeriggio, si mette in moto. Corre, cade,gioca, scivola sullo scivolo, altalena sull'altalena "Juiaaaaa, Maioooooooo!!!!" divora biscotti e fa cari cari a mammacana febbricitante e svenevole sdraiata a terra con le gambe per aria. Così dall'una a sette di sera. Tornato a casa, perchè anche papàcana moooooolto preoccupato, si è un po' tranquillizzato vedendo la Cana così contento, è così stanco che rifiuta anche il suo piatto preferito "Fittata bbbia!" Si sciroppa un biberone di titti e crolla nel lettino in un sonno popolato di Tatecisia, altalene, bimbi e bisciotti.
30 maggio: scuole chiuse, ufficio di papàcana chiuso. Si deve stare fuori casa il più possibile. Mentre i canagenitori vagano per uffici pubblici deserti Bellacana gironzola in passeggino con Nonnamì... e si guadagna anche una bella schiumetta di latte al bar!Dopo il pranzo e la nanna giro in bici con papàcana al Bosco Festaiolo per dare il tormento alle povere caprette, poi al parco con mammacana. Alle 19.00 di nuovo tutti casa, bagnetto,cena, tittinanna, crollo nel lettino.
Domani forse si va al mare... se papàcana riesce a trattenere l'ansia da tzunami (evento assai comune nell'Adriatico!)


Ecco, questo è il terremoto di Bellacana! Naturalmente so bene che può viverla così perchè siamo tra i fortunati ad essere colpiti solo marginalmente dal sisma. Ma noi adulti tendiamo a volte a lasciaci prendere da panico e sconforto, per questo sono felice di avere il mio Bellacana, che mi distoglie e mi obbliga a pensare meno e fare un sacco, e mi dimostra come anche l'ansia e la paura (perchè fortunatamente finora solo con queste abbiamo dovuto fare i conti!) possano essere trasformate se si guarda il mondo con gli occhi di un duenne a 87cm sul livello del mare!





giovedì 24 maggio 2012

Topolinia, Svezia!

Ieri sera mamma e papàcana hanno partecipato, insieme ad altri zelanti genitori di nidaroli, ad un incontro con la simpatica pedagogista a quadrettini. La giovane dottoressa ha spiegato cose molto interessanti, quanto sia importante dare ai nostri pargoletti regole salde, quanto siano fondamentali sia il gioco che la noia, che permette di aviluppare fantasia e creatività, come non si debba temere di traumatizzarli con una bella sgridata e come tutte queste piccole cose faranno degli attuali duenni dei futuri adolescenti un po' meno problematici.
Bene, tutti contenti, quando si è sulla stessa barca il carico sembra meno gravoso, battutine, sorrisi, ma se mia fglia fa così cosa devo fare? ma se mio figlio mi dice questo cosa è meglio rispondere? e così via tra il serio e il faceto finchè ecco arrivare, come sempre quando si parla di educazione (che sia infantile, civica, ambientale, è uguale) la mitica Svezia! la cortese pedagogista a quadrettini ad un certo punto se ne esce con un bell'esempio per farci capire quanto, seppur all'avanguardia e oggetto di studio da parte degli americani, gli asili dell'Emilia Romagna abbiano ancora molto da imparare da quell'eden che sembra essere il Nord Europa.
"In Svezia i bambini dell'asilo vengono portati fuori dalle tate in ogni stagione ( e su questo mamma e papàcana erano anche daccordo!), qui da noi le educatrici portano in sezione le foglie, o la neve dentro grandi bacinelle, lassù invece si va proprio in mezzo alla neve, tutti con i loro stivalini e via. E in Svezia quando fa freddo fa freddo! (e anche su questo si poteva essere daccordo)E non crediate che i nidi svedesi abbiano il giardino, come il vostro. Noooooo!!!!! Là le strutture per l'infanzia sorgono a ridosso del bosco, un bosco vero, non due pioppi e via. Le maestre escono con i bimbi e li portano nel bosco. Ognuno ha la sua bella casacchina con una striscia fosforescente con il nome e al collo un fischietto. Il bambino gioca, ogni tanto lancia un'occhiata per vedere un po' dov'è la tata e via. E se un bambino si perde usa il fischietto e la maestra lo va a riacciuffare!"
Sguardi confusi tra i genitori... oddio, cosa sarebbe più giusto pensare? "Eh questi svedesi quanto sono avanti, hanno capito tutto, è così che si responsabilizzano gli infanti!" o "Ma siamo furi di testa? Persino a Topolinia a volte sparisce qualcuno! E almeno loro hanno Topolino, che se dovessero fare affidamento solo su Basettoni starebbero freschi!!!"
"Ma non è finita" continua la pedagogista a quadrettini "Noi qui abbiamo tutti gli arredi a misura di bambino, tavoli e seggioline con gli angoli stondati e così via, pensate che in Svezia negli asili c'è il laboratorio di falegnameria! E non sto parlando di seghette e martelli di plastica, no no, chiodi e strumenti veri!!! E le educatrici insegnano ai bambini ad usare questi utensili per costruire. E ci sono studi che dimostrano che in negli asili svedesi avvengono meno incidenti che in Italia!" E vabbè, sfido, dopo che hai visto una volta  il tuo amichetto perdere sangue a fiotti da un'arteria recisa da un tronchese ci credo che stai attento, e poi... facciamo una ricerca simile anche sul tetano! Dai! Ditemi quanti bambini svedesi in età prescolare vengono portati di corsa al prontosoccorso per l'antitetanica rispetto agli italiani! Certo mi piacerebbe  che per la festa della mamma Bellacana mi portasse un un Faktum Ikea costruito al nido con le sue manine, ma preferisco che suddette manine conservino tutte le loro dieci ditina grassocce!!!
Insomma, cara pedagogista a quadrettini, la serata è stata davvero molto bella e interessante, gli argomenti emersi sono stati senza dubbio utili e per certi aspetti illuminanti, ma basta con questa storia che lassù sono più avanti, più lungimiranti, più aperti, meno ansiosi e più sereni. Indubbiamente sarà vero per certi aspetti, ma una sana via di mezzo? Un po' più di oggettiva obiettività! Va bene responsabilizzare i bambini, ma fidati che Cappuccetto Rosso non ha incontrato il lupo in un bosco più a sud di Berna! Ci voleva tanto ad accompagnarla dalla nonna in macchina?E che dire di Biancaneve, anche quella viene dal nord ma senza fischietto se non avesse trovato la casa dei nani cosa avrebbe fatto? E quei nani poi, a noi ce li vendono così, magari erano bimbi di un nido svedese dimenticati qua e là nel bosco…

mercoledì 23 maggio 2012

Delirius!!!!


In tutto ciò che fa Bellacana mette tutto sè stesso, anche quando si ammala! Innanzitutto adora ammalrsi all'improvviso, un giorno sta benissimo, corre come un cotechino a destra e manca, importuna papere e tartarughe nei parchi, gioca nei fossi con bambini appena conosciuti e il giorno dopo tutto ad un tratto, senza sintomi o segnali anche vaghi, ti si presenta con un febbrone da bisonte. In questi frangenti mammacana e papàcana cercano di matenere il sangue fredoo, il loro e anche quello del frugolone: paracetamolo, ghiaccio, coperte leggere e, come direbbero i teletubbies, tantecoccole!!!!! Ma la parte più adrenalinica della caninfluenza è.....la NOTTE!!!!!!! La prima notte la febbre tocca solitamente, e a volte supera, i 39°...ma andiamo con ordine: dopo una cena frugale e un siringone di sciroppo "catijo" per abbassare la temperatura, B.C. crolla stremato nel suo lettino di sudore. Non appena, poche ore dopo, mamma e papàcana posano le loro teste provate dagli eventi sui candidi cuscini del lettone genitoriale, ecco i primi spaventosi vagiti proveniente da quel luogo biancazzurro e misterioso chiamato lacameretta! Mammacana solerte si alza e accorre al capezzale dell'erede e fornisce a comando ciucci, acqua, manina, inbraccio e così via.... tutto torna tranquillo, la genitricce torna a gettarsi sul morbido e meritatto giaciglio e... due secondi dopo un nuovo lamento. Tocca  a papàcana, la scena si ripete più o meno quindici volte. Alla sedicesima i due detentori della cana podestà hanno ormai occhiaie paragonabili a chi esce da una maratona "Signore degli anelli" versione estesa, il talamo nuziale è ridotto ad una cuccia e la tensione è palpabile come un muro di cemento armato! La soluzione è una sole e inesorabile: "Prendiamolo con noi!!!" L'effetto dell'antipiretico è passato da un pezzo, la fronte di Bellacana è rovente come una pietra ollare e ci si potrebbe davvero cuocere sopra una bella fiorentina con l'osso. Il bebone ansimante viene deposto al centro del lettone, come coroncina una bella borsa del ghiaccio. I canagenitori si dispongonoa ai lati del frugolone e lo coccolano fino alla nanna. il peggio sembra passato ma.... verso le 4.00, inaspettatamnete, Bellacana spalanca gli occhioni, sorride, e comincia a cantare a squarciagola "E papajajajajaj lalallallà,E papajajajajaj lalallallà... eeee uno, teeee, ssssssssshhhhh, pum!"  e da lì parte tutto il repertorio di canzoncine che ha imparato al nido. Mamma e papàcana si svegliano di soprassalto e si guardano perplessi, non sanno se ridere o prendere il bebone di peso e portarlo alla neuro, in attesa di una decisione cercano di convincerlo a sbraitare un po' meno per non svegliare tutto il palazzo. La preoccupazione aumenta quando B.C, indicando un punto preciso sulla pediera del letto dice "A cocca!"  i canagenitori si scambiano uno sguardo di terrore "A gaina, è lì!" Ok, lo stiamo perdendo!
 "Pasticcio... cosa dici?" "A cocca!" oddio!... "C'è una gallina?"
 "Sì" 
"Dove'" 
"E' lì!". Papàcana prende in mano la situazione  e con decisione comincia a sacciare la gallina “Sciò gallina, via!” e il fagotto rovente dietro” Bbia cocca, bbia! Cccciò!”. Il delirante siparietto procede per qualche minuto finche B:C: non decide che la gallina se n’è andata “Ecco! Data bbia!”
 “La gallina non c’è più?”
 “No. Data bbia!” 
"E dov’è andata?”
 “Bbia!!!” escalama perentorio il pargolo, come  a dire “Mamma, ma sei tonta o cosa?”. Se non fosse tragica farebbe anche ridere, e non è finita! A questo punto comincia l’elenco degli amichetti e delle cose belle “ A mamma, a papà, a Nonnamì, nonna banda, nonnofonscio,e poi tè Masscimu, a Gjiada, Nemi, Anna, Maaco, Sciaja, Ijna,  Imone, Beja, Tatacisia, Tatapaceija, Tatamiban, a Caudia, a Katja….” E così via nella notte lunga e febbricitante. E’ decisamente l’ora dello sciroppo al paracetamolo, santa medicina catija, aiutaci tu a tramortire questo bebone delirante e farlo stramazzare in un sonno profondo e sudaticcio fino al mattino.. che poi sarebbe tra un’ora mezza! Amen!

mercoledì 16 maggio 2012

Canathlon

Nei giorni scorsi l'estate sembrava aver fatto capolino.La colonnina di mercurio rasentava i 30°  e la Cana sudava come un lottatore du sumo in una sauna svedese. Che fare? Riporre nelle scatole le maniche lunghe e aprire il guardaroba alle maniche corte! Già, ma... quali? L'estate scorsa B.C. non era che un nanerottolo che malapana si reggeva in piedi, mentre ora è un bel giovanottone di 87 cm che corre salta trotta galoppa...a tratti quasi vola!!! Urgeva innegabilmente un giro di shopping. ma dove andare senza dissestare ulteriormente le già disastrate finanze della famiglia Bellacana? Ovviamente da decathlon: t-shirt e short a 4.99 pantaloni accorciabili a 6.90, sandaletti estivi... ok, sembra, ma non è pubblicità (neanche tanto occulta!). E così, sabato pomeriggio dopo la nanna l'allegra famigliola è partita in macchina allo volta del tempio dello sport. Tutto bene, viaggio tranquillo, Bella Cana sereno. Che il pupo non avesse un'indole particolarmente sportiva era cosa palese e risaputa da tempo ai canagenitori, ma la conferma definitiva è arrivata di fronte all'ingresso del centro commerciale: B.C., fino ad un attimo prima felice  e tranquillo nel suo passeggino, in un istante si è trasformato nell'anticristo "Noooooo!!!! Bbbbbia!!!!!!! Bbbbbiaaaaaaaaaa!!!!" e giù a dimenarsi e a piangere come San Lorenzo sulla graticola. Fortunatamente Mammacana si era munita di banana che, come il Vicodin per il dottor House, ha un immediato effetto sedativo sui furori della Cana. Ma la merenda non dura per sempre. Occorreva organizzare la spedizione in maniera rapida e indolore... e alla svelta!!! Papàcana si dirige con la belva verso l'area nuoto, dove sa che troverà i coloratissimi palloni da pallanuoto e acquagym, oggetti da collezione molto ambiti da B.C., mentre Mammacana corre al reparto beboni 0/4 anni e riempie velocemente il cestino con magliette colorate, pantaloncini tinta unita e saldali un po' spartani ma davvero economici!
Avvistati all'orizzonte marito, figlio .... e una nuova palla verde menta, mammacana li raggiunge appena in tempo per salvare una cliente giapponese dal lancio sbilenco ma assassino della sfera di gomma effettuato dalla per quanto giovane già infranta promessa del bowling.
"Hai fatto?" chiede papàcana con l'urgenza negli occhi. "Sì" risponde Mammacana "ma... dovremmo provargli ...questi!!!" i canagenitori deglutiscono all'unisono, papàcana tenta di neutralizzare B.C. sul passegino mentre mammacana, più veloce della luce, gli sfila una scarpina e gli infila il sandaletto. Bellacana sembra gradire, gli piace, ride, approva. Vuole prendere in mano anche l'altro per guardarlo bene ma... mannaggia, che succede, non ci riesce. Le due calzature sono legate tra loro dal cordino di nylon, se uno ce l'hai ai piedi l'altro penzola nel vuoto, se vuoi provare a camminare te lo devi trascinare dietro... e comunque non puoi prenderlo in mano se cpntemporaneamente indossi l'altro. "Batta! Bbbia! Bbbiaaaaaaa!!!" la Cana stanca e frustrata grida e piage tentando senza successo di sfilarsi il sandalo. Tutto il negozio si volta a guardare con estrema riprovazione quei due sciagurati genitori che torturano in modo tanto atroce il tenero fantolino, qualcuno estrae il cellulare per chiamare il tenefono azzurro, fortunatamente mammacana è agile nel rimettere a B.C. la sua scarpina da ginnastica. Papàcana gira il passeggino e... miracolo. L'attenzione del pargolone viene rapita da un CAVALLO!!!!!! sì, proprio in fondo al corrdoio centrale si erge in tutta la sua maestosità maestosa un enorme cavallone nero di plastica. "Cabajo! Cabajo!" e cabajo sia!!!! mentre mammacana ristabilisce l'ordine tra gli acquisti papàcana&son partono alla conquista del west! Bellacana trotterella veloce verso le spazzole da striglio, gli piacciono molto, comincia  astrigliare qualsiasi cosa, poi si dedica un po' al cavallo, gli striglia per bene il garrese, gli fa cari "Bejo bejo cabajo!" e così via, sembra tutto tranquillo quando con uno scatto insolitamente felino B.C. corre a riporre la spazzola, ma con un inciampo solitamnete paperesco cade e sturla contro un espositore! Nuovo pianto. La terra di nuovo si sgretola sotto i piedi di papàcana al centro di mille sguardi rimproveranti. Per cercare di calmarlo lo depone suna grossa sella texana, ma niente, anzi, peggio!. Finalmente ecco arrivare mammacana "Pronti ad andare?" la risposta è sotto i suoi occhi. Fortunatamente ecco di nuovo all'orizzonte il cavallone! Due carezze sul musone plasticoso e la vita torna a sorridere. Bene. Si paga. Si esce. Si suda per caldo e per il canathlon: arrivo, shopping e partenza in 60 minuti primi! Campioni del mondooooooo!!!!!!

lunedì 14 maggio 2012

Siamo solo noi...

...Generazione di sconvolti, genitori di beboni 0/3 che durante la settimana dormirebbero fino all'ora di merenda ma nel week-end sbarrano gli occhioni alle 7.15! Siamo solo noi, non più giovani anagraficamente ma eternamente giovani idealmente che ci chiediamo se quei nanetti scorazzanti siano come quegli orologi che si autoricaricano  col movimento, visto che dopo quattro ore di gioco matto e ininterrotto corrono ancora come diavoli della tazmania, mentre noi arranchiamo stremati agoniando un letto sul quale stramazzare in un sonno senza sogni! Siamo solo noi,  martiri della società che ci guarda con torvo sguardo di rimprovero quando nel bel mezzo del supermercato ci ritroviamo in balia di  un capriccio epocale per i biscotti e l'unica cosa che vorremmo fare è gridare come Gengiskan subito prima dell'assalto al nemico e assestare una bella sculacciata su quel culetto imbottito di pannolino, e invece dobbiamo strigere i denti in un sorriso tirato da Janet Jakson e con voce flautata impostare un bel discorso sul perchè i biscotti adesso no, che non si sa mai ci sia TataLucia nascosta dietro lo scaffale delle merendine! Siamo solo noi, che ci ritroviamo a ingurgitare avanzi di pasta in bianco condita con formaggino e sottiletta! Siamo solo noi che una volta potevamo cominciare a vedere un film alle 10 di sera e arrivare in fondo senza problemi e che adesso alle 9 e mezza ronfiamo sul divano con la mano inerte affondata nella ciotola dei pop corn!Siamo solo noi, che a volte dobbiamo rigettare l'irrefrenabile impulso ad aprire la finestra e cimentarci nel lancio del frugolone per vedere quante volte potrebbe fare il giro dell'orbita terreste un cotechino di 12 Kg e passa!Siamo solo noi, che ci sciogliamo come burro quando il frugolino dopo una giornata di giochi con gli amichetti, ci vede dal cancello e ci corre incontro sorriendo con gli occhi, la bocca, e tutto quello che ci sta intorno! Siamo solo noi che guardandolo dormire di notte pensiamo a come facevamo prima, quando lui non c'era? Siamo solo noi, che a volte pensiamo, in tutta onestà, che la risposta alla domanda di prima non è quella che ci si aspetterebbe da un buon genitore!
Siamo solo noi, generazione di sconvolti, senza più santi nè eroi, ma con una bellacana intorno che ci colora il mondo!

sabato 12 maggio 2012

Le mirabolanti avventure della Gang dei Maschi! (guest star: Papàcana)


Non sono un blog writer, anzi sono  proprio rimasto ai tempi della penna d’oca e del calamaro( ….nel senso che mentre penso a cosa scrivere mi mangio un calamaro e mi scaccolo i denti con una penna di pennuto…..) eppure le mirabolanti avventure che Bella Cana  mi trascina a vivere mi spingono e obbligano a lasciare questo post ai posteri e ai postsarai!
Stamattina,  dopo diversi mesi di sedentaria attività passegginestica il piccolo Bellacana ha riscoperto la bicicletta! Nell’aere terso della campagna aleggiava ancora il profumo ascelloso della maglia rosa, transitata proprio da qui, con tutto  il giro d’Italia, nei giorni scorsi. Per Bellacana andare in bicicletta significa accomodarsi sul suo seggiolino  appeso al manubrio  e suonare campanello e trombetta bitonale per  incitare e dare il ritmo alle pedalate del povero  vecchio Papàcana, ormai schiavizzato e trasformato dal piccolo negriero in Babàghana! Dopo appena pochi metri il pargolone provolone ha scoperto la sua mission day: lui non era Moser, nè  tantomeno Mosè,  lui era niente di meno che il nuovo Noè!!!! La bicicletta la sua arca a pedali, e il compito molto più arduo del previsto, dato che avrebbe avuto solamente  qualche ora per  selezionare gli animali da caricare, visto che per l’indomani il meteo prevedeva piogge e neve in pianura,  al mare, e in montagna! Molto bene,partiamo per questa selezione.  Primo animale : un riccio!…. O meglio una sottiletta con le spine, immobile fermo in mezzo alla strada… ha risolto da solo divenendo puro spirito emettendo le ali,per cui non ha bisogno del comandante Noè-Bellacana .
Secondo animale: le caprette del Bosco Festaiolo, molto più interattive del riccio e ottimi candidati, o meglio CANAdidati, al salvataggio. Il bipede cotechino decide di scendere dall’arcabici per allungare agli ovini qualche centinaio di fili d’erba che Babboghana deve rapidamen te estirpare dalla piantagione, ok, ormai potete chiamarmi Kuntababbochana! B.C., smargiasso da lontano ma pavido sulle brevi distanza  avvicinava i suoi mazzetti d’erba al recinto per toglierli repentinamente, nonché sadicamente, nel momento in cui le povere e affamate caprette cercavano di ruminarle  incastrando il loro musino tra le maglie della rete. Per riuscire nell’intento gli astuti animali mettevano in atto diverse strategie, c’erano le capre linguacciute, simili a iguane   leccafrancobollo, altre utilizzavano la tecnica della  Montalcini senza dentiera  per avere più motilità facciale (o musale) e riuscire a infilare la boccuccia per risucchiare l’agognato pasto. Darwin sarebbe stato fiero di Noè-Bellacana, che dopo essere stato testimone di queste strategie caprine decide di dedicarsi ad uno stormo di cocche selvagge e comuniste. Papàcana ne aveva avvistata solo una, che razzolava a debita distanza  intimorita dal piccolo fhurer, ma nulla sfuggeall’olfatto super sviluppato di B.C.,  per cui ecco la cronaca dina fine annunciata: la gallina scappa e si nasconde, Bellacana alza una zampetta e punta verso un albero, raddrizza la coda pistolino e parte per la caccia stanando un piccolo gruppetto  di pollastrelle che iniziano a correre starnazzando per i campi. Il bebone impazzisce, con la bava tra i dentoni le insegue a braccia aperte stile nano grizly, ma le doti ateltiche, pari a quelle di Mammacanana, non lo aiutano, per cui deve fermarsi e lasciare che le prede si rifugino nella loro aia.  Poverino come consolarsi? Idrovorandosi un succhino  di frutta, bric compreso, e cercando altri animali! Si prosegue quindi con la caccia al suino. Si riparte in bici ma una cunetta di sabbia e una casetta in plastica all’ingresso del Bosco Festaiolo  attirano il piccolo comandante che inizia a sgrufolare pasticciando e rotolandosi nella polvere. Che meraviglia ha finalemente trovato  il porcellino, se stesso!!!Per cui ora sarà: Comandante Noè-Bellacana Porcellino,  per gli amici CNBP.
L’ora è tarda, e il pancino dell’impanato inizia a fare gargarismi strani e  inquietanti, è meglio dirigere l’arca verso casa. Pedala ripedala strapedala  troviamo delle oche sul ciglio di un fossato vicino a una casa,  “VEDERE” urla CNBP, ennesima tappa e quarto animale da salvare!  Sfrecciamo davanti a una serie di canidi di stazze e colori diversi che arrichirannola collezione del pargolone che dimostra una spiccata sensibilità  verso i suoi simili, anche se il suo cane preferito rimaneil meticcio statuario (nel senso che è di gesso!)del giardino di fronte alla cucciacasa! Ultima tappa l’allevametno dei famosissimi Bovini che danno il nome al paese.  Bellacana, da vero Lattemier (i somelier della spemuta di vacca) sceglieun paio di ruminanti dell’annata del 2005, tre vitelle novelle dell’autunno 2011 e una Vacca ferma barricata.
La prode arca approda (perché  per l’appunto prode ma anche un po’ prude, visti i misteriosi insettini che segretamtne razzolano sulle zampotte di CNBP) finalmente al parco. Un quarto d’ora di altalena è quello che ci vuole per liberarsi della zavorra prudosa,  poi una taffiata di riso e finalmente il lettino, dove i cotechino si adagia beato e ninnato da Mammacana. Sognerà forse  e sogna di essere l’ultimo animale della sua arca a pedali? Il ghirone marmocchione? Sogni d’oro pasticcione!

venerdì 11 maggio 2012

Cacca, bbia!!!

Bellacana ha inventato un nuovo gioco, si chiama "Cacca, bbia!!!" funziona così: lui è lì tranquillo che gioca o studia di combinare qualche disastro quando ad un certo punto ti sdi asvvicina e dice " 'A cacca!", allora tu rispondi "Hai fatto la cacca? " a questo punto le possibilità sono due, o B.C. dice semplicemente "NO!" e continua nelle sue pratiche demolitrici anche se si cerca di annusargli il sedere, oppure ti guarda con il suo sorrisino aguzzo e fetentello e prorompe in un "No! Bbbbbbia!!!!" e se la da a gambe veloce come una porchetta. Significa che ha effettivamente fatto la cacca, ma che sta tanto bene nel suo caldino puzzone che prima di cambiarlo devi riuscire ad acchiapparlo mentre corre per casa lasciando una penetrante scia puzzolina sottolineata da una diabolica risata!

lunedì 7 maggio 2012

bellacana's best friend!

Bellacana ha finalmente un amichetto del cuore! E' biondo platino, ha gli occhi azzurri,  una smodata passione per un gioco a rotelle che chiama "l'aspirapolvere", ha quasi tre anni e si chiama "Masscimu"! Bellacana e Masscimu si incontrarono per la prima volta in una calda serata dell'agosto 2010, si piacquero subito, a dire il vero a B.C. piacque subito molto anche il ciuccio di Masscimu, infatti, pur non riuscendo ancora nemmeno astare seduto bene, la prima cosa che fece fu sfoderare un sorrisone gengivoso e sfilargli di bocca l'oggetto del desiderio. Masscimu, che gia allora era un bambino molto buono di indole pacifica, lo lasciò fare un po' perplesso, ma poi sorrise e se lo riprese. Era nata una grande amicizia! Da allora Bellacana e Masscimu si sono incontrati diverse volte (compleanni, battesimi, 25 aprili, serate con amici... dei genitori... e così via) e  di volta in volta l'amicizia si è rafforzata e consolidata. Certo hanno caratteri molto diversi, Masscimu è buono, tranquillo, piacevolmente attaccato alla sua mamma, parco nel magiare e agile nei movimenti. Bellacana è fetente, festaiolo, basta dirgli due parole sorridendo e segue chiunque in capo al mondo, goloso di tutto (tranne che di spinaci) e ha l'agilità di un cotechino. Nonostante tutte queste differenze B.C. e Masscimu si adorano, sono amici migliorissimi e insieme si trasfigurano fondendosi in un'entità scalmanata e sudaticcia che corre all'impazzata nei quattro cantoni al grido di "Buddy! Buddy!", si ferma solo per giocare alla cucina e mescola, frulla, trita, tosta per un tempo indefinibile tra i cinque minuti e le due ore, si diverte così tanto da protestare quando è ora di mangiare e poi a tavola quasi crolla con la faccia nel piatto per la stanchezza, dopocena una risata isterica da sonno e ubriacatura da gioco li coglie e li spinge ad abbracciarsi fraternamente più volte prima di correre ancora un po' alla ricerca di Buddy, trapanare la testa di Cicciobello, finire di cucinare, spazzare aspirapolverare, smontare "macchine del cacè". Quando l'ora si fa tarda e mamma&papàcana decidono  di tornare a casa è meglio munirsi di fazzoletti, perchè una scena così straziante nessuno l'ha mai vista, manca solo la voce di Cèline Dion in sottofondo. "No! Noooooo!!! Massciiiiiimuuuuuu!!!!!". "No! A nanna nooooooo!!!!Bellacaaaaaaanaaaaaaaa!!!!!!!". Anche se il cuore dei quattro genitori sanguina, il giorno dopo c'è il nido, e bisogna alzarsi, perciò tra mille promesse di rivedersi presto, magari per una giornata intera in girdino, i canagenitori riescono finalmente a impigiamare il pupo e a legarlo al seggiolino della macchina. Eccitato dalla bella serata Bellacana rimane sveglio per tutto il viaggio di ritorno verso casa e si addormenta, felicissimo, nel suo lettino. Tigro stretto a sé, la mano di mammacanna che lo accarezza, una favoletta corta corta... e il suo amico Masscimu nel cuore!