sabato 12 maggio 2012

Le mirabolanti avventure della Gang dei Maschi! (guest star: Papàcana)


Non sono un blog writer, anzi sono  proprio rimasto ai tempi della penna d’oca e del calamaro( ….nel senso che mentre penso a cosa scrivere mi mangio un calamaro e mi scaccolo i denti con una penna di pennuto…..) eppure le mirabolanti avventure che Bella Cana  mi trascina a vivere mi spingono e obbligano a lasciare questo post ai posteri e ai postsarai!
Stamattina,  dopo diversi mesi di sedentaria attività passegginestica il piccolo Bellacana ha riscoperto la bicicletta! Nell’aere terso della campagna aleggiava ancora il profumo ascelloso della maglia rosa, transitata proprio da qui, con tutto  il giro d’Italia, nei giorni scorsi. Per Bellacana andare in bicicletta significa accomodarsi sul suo seggiolino  appeso al manubrio  e suonare campanello e trombetta bitonale per  incitare e dare il ritmo alle pedalate del povero  vecchio Papàcana, ormai schiavizzato e trasformato dal piccolo negriero in Babàghana! Dopo appena pochi metri il pargolone provolone ha scoperto la sua mission day: lui non era Moser, nè  tantomeno Mosè,  lui era niente di meno che il nuovo Noè!!!! La bicicletta la sua arca a pedali, e il compito molto più arduo del previsto, dato che avrebbe avuto solamente  qualche ora per  selezionare gli animali da caricare, visto che per l’indomani il meteo prevedeva piogge e neve in pianura,  al mare, e in montagna! Molto bene,partiamo per questa selezione.  Primo animale : un riccio!…. O meglio una sottiletta con le spine, immobile fermo in mezzo alla strada… ha risolto da solo divenendo puro spirito emettendo le ali,per cui non ha bisogno del comandante Noè-Bellacana .
Secondo animale: le caprette del Bosco Festaiolo, molto più interattive del riccio e ottimi candidati, o meglio CANAdidati, al salvataggio. Il bipede cotechino decide di scendere dall’arcabici per allungare agli ovini qualche centinaio di fili d’erba che Babboghana deve rapidamen te estirpare dalla piantagione, ok, ormai potete chiamarmi Kuntababbochana! B.C., smargiasso da lontano ma pavido sulle brevi distanza  avvicinava i suoi mazzetti d’erba al recinto per toglierli repentinamente, nonché sadicamente, nel momento in cui le povere e affamate caprette cercavano di ruminarle  incastrando il loro musino tra le maglie della rete. Per riuscire nell’intento gli astuti animali mettevano in atto diverse strategie, c’erano le capre linguacciute, simili a iguane   leccafrancobollo, altre utilizzavano la tecnica della  Montalcini senza dentiera  per avere più motilità facciale (o musale) e riuscire a infilare la boccuccia per risucchiare l’agognato pasto. Darwin sarebbe stato fiero di Noè-Bellacana, che dopo essere stato testimone di queste strategie caprine decide di dedicarsi ad uno stormo di cocche selvagge e comuniste. Papàcana ne aveva avvistata solo una, che razzolava a debita distanza  intimorita dal piccolo fhurer, ma nulla sfuggeall’olfatto super sviluppato di B.C.,  per cui ecco la cronaca dina fine annunciata: la gallina scappa e si nasconde, Bellacana alza una zampetta e punta verso un albero, raddrizza la coda pistolino e parte per la caccia stanando un piccolo gruppetto  di pollastrelle che iniziano a correre starnazzando per i campi. Il bebone impazzisce, con la bava tra i dentoni le insegue a braccia aperte stile nano grizly, ma le doti ateltiche, pari a quelle di Mammacanana, non lo aiutano, per cui deve fermarsi e lasciare che le prede si rifugino nella loro aia.  Poverino come consolarsi? Idrovorandosi un succhino  di frutta, bric compreso, e cercando altri animali! Si prosegue quindi con la caccia al suino. Si riparte in bici ma una cunetta di sabbia e una casetta in plastica all’ingresso del Bosco Festaiolo  attirano il piccolo comandante che inizia a sgrufolare pasticciando e rotolandosi nella polvere. Che meraviglia ha finalemente trovato  il porcellino, se stesso!!!Per cui ora sarà: Comandante Noè-Bellacana Porcellino,  per gli amici CNBP.
L’ora è tarda, e il pancino dell’impanato inizia a fare gargarismi strani e  inquietanti, è meglio dirigere l’arca verso casa. Pedala ripedala strapedala  troviamo delle oche sul ciglio di un fossato vicino a una casa,  “VEDERE” urla CNBP, ennesima tappa e quarto animale da salvare!  Sfrecciamo davanti a una serie di canidi di stazze e colori diversi che arrichirannola collezione del pargolone che dimostra una spiccata sensibilità  verso i suoi simili, anche se il suo cane preferito rimaneil meticcio statuario (nel senso che è di gesso!)del giardino di fronte alla cucciacasa! Ultima tappa l’allevametno dei famosissimi Bovini che danno il nome al paese.  Bellacana, da vero Lattemier (i somelier della spemuta di vacca) sceglieun paio di ruminanti dell’annata del 2005, tre vitelle novelle dell’autunno 2011 e una Vacca ferma barricata.
La prode arca approda (perché  per l’appunto prode ma anche un po’ prude, visti i misteriosi insettini che segretamtne razzolano sulle zampotte di CNBP) finalmente al parco. Un quarto d’ora di altalena è quello che ci vuole per liberarsi della zavorra prudosa,  poi una taffiata di riso e finalmente il lettino, dove i cotechino si adagia beato e ninnato da Mammacana. Sognerà forse  e sogna di essere l’ultimo animale della sua arca a pedali? Il ghirone marmocchione? Sogni d’oro pasticcione!

Nessun commento:

Posta un commento