mercoledì 30 maggio 2012

Quel terremoto di Bellacana

Mi sono interrogata a lungo sul fatto se fosse opportuno o meno scrivere del terremoto che in questi dieci giorni ha rivoluzionato la vita a pochi km da casa e lasciato tracce anche qui. La risposta ai miei interrogativi l'ho avuta proprio depo le violente scosse di ieri, e me l'ha data Bellacana, con il suo punto di vista a 87 cm sul livello del mare!

29 maggio, ore 8.59 del mattino, mammacana è a letto con un febbrone da cavallo e sta chiamando una scuola per dire che non potrà andare al lavoro.
Ore9:00 terremoto! Il letto balla, un frastuono di scricchiolii e traballamenti, all'altro capo del telefono la mestra che invita i bimbi ad uscire. Mammacana si precipita sotto la porta d'ingresso, di fronte a lei la vicina. Il mondo balla a lungo, e molto forte. 
Silenzio.
Le porte si richiudono, qualcuno scende in strada, telefoni muti. Sangue freddo e pazienza. Si fa viva Nonnamì su rete fissa, tutto bene. Papàcana dall'ufficio, tutto bene, Bellacana? Alle 9.45 il telefono del nido suona libero. Tatamary è una grande "Tutto bene mammacana! I bimbi sono tranquilli, la scossa non l'hanno nenache sentita, adesso sono tutti in giardino che giocano e prepareremo i tavoli per mangiare fuori. La struttora è solida,a un piano solo, si balla meno che in casa! Se vuoi lasciarlo qui noi li teniamo anche a dormire." grazie Tatamary,davvero!!! 
Due ore dopo per precauzione il comune chiude le scuole. Ok, si va a ritirare la Cana. Il bebone arriva a casa già mangiato e addormentato tra le braccia di papàcana.
Ore 13:00 Scossona! Papàcana afferra il pupo, mammacana la borsa e via, al parco!!!
Svegliato di soprassalto dalla fuga B.C. che fa? chiede un succhino e comincia a disegnare. Poi resosi conto di essere al parco, un parco insolitamente affollato di bambini all'una di pomeriggio, si mette in moto. Corre, cade,gioca, scivola sullo scivolo, altalena sull'altalena "Juiaaaaa, Maioooooooo!!!!" divora biscotti e fa cari cari a mammacana febbricitante e svenevole sdraiata a terra con le gambe per aria. Così dall'una a sette di sera. Tornato a casa, perchè anche papàcana moooooolto preoccupato, si è un po' tranquillizzato vedendo la Cana così contento, è così stanco che rifiuta anche il suo piatto preferito "Fittata bbbia!" Si sciroppa un biberone di titti e crolla nel lettino in un sonno popolato di Tatecisia, altalene, bimbi e bisciotti.
30 maggio: scuole chiuse, ufficio di papàcana chiuso. Si deve stare fuori casa il più possibile. Mentre i canagenitori vagano per uffici pubblici deserti Bellacana gironzola in passeggino con Nonnamì... e si guadagna anche una bella schiumetta di latte al bar!Dopo il pranzo e la nanna giro in bici con papàcana al Bosco Festaiolo per dare il tormento alle povere caprette, poi al parco con mammacana. Alle 19.00 di nuovo tutti casa, bagnetto,cena, tittinanna, crollo nel lettino.
Domani forse si va al mare... se papàcana riesce a trattenere l'ansia da tzunami (evento assai comune nell'Adriatico!)


Ecco, questo è il terremoto di Bellacana! Naturalmente so bene che può viverla così perchè siamo tra i fortunati ad essere colpiti solo marginalmente dal sisma. Ma noi adulti tendiamo a volte a lasciaci prendere da panico e sconforto, per questo sono felice di avere il mio Bellacana, che mi distoglie e mi obbliga a pensare meno e fare un sacco, e mi dimostra come anche l'ansia e la paura (perchè fortunatamente finora solo con queste abbiamo dovuto fare i conti!) possano essere trasformate se si guarda il mondo con gli occhi di un duenne a 87cm sul livello del mare!





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