martedì 11 dicembre 2018

One Little Owl


Un oncogenitore lo sa , la frase "e vissero felici contenti" non esiste, perchè la vita è più complessa di una favola e la felicità è sorella del dolore.
Frasi e aforismi sul tema si sprecano, da "la felicità è fatta di attimi di dimenticanza", all'inflazionatissimo "danzare in mezzo alla tempesta".
Nel libro dell' Ecclesiaste (non che qui si abbia questa gran conoscenza delle sacre scritture, cito a memoria un pezzo del mio film cult da ragazzina, Footloose!), si dice che c'è un tempo per ogni cosa sotto il cielo.
Il tempo della felicità.
Il tempo della lotta. In cui il Guerriero non smette di combattere. Non si arrende nemmeno di fronte al nemico più feroce, quello che non ha regole, che non guarda in chi sei, i tuoi pochi anni. Quello che ritorna quando vuole, senza preavviso, e devasta, rade al suolo. Ma il Guerriero combatte.
Il tempo della disperazione. In cui il nemico si è preso tutto, e tu ti senti svuotato. Sventrato. Lo scheletro di un palazzo in fiamme. L'involucro ambulante di te stesso.
Il tempo della rabbia. In cui cerchi un senso, una riposta, una logica. E invece tutto è una merda!
Il tempo del dolore. In cui lasci andare, scorrono le lacrime, capisci che senso non ce n'è... che non c'è niente. Sembra che non ci sia più niente. Ti lasci annegare, com'è giusto che sia.
...Il tempo della trasformazione. In cui dal dolore, a volte, nasce qualcosa di nuovo, grande e bello.
So che succederà, perchè stiamo parlando di qualcuno  di veramente strabiliante e meraviglioso.
Nel bestiario degli animali fantastici non viene menzionato, ed è curioso, forse perchè non si può classificare solo come animale.
Anima Le. 
Saggezza, sventura, protezione, magia...
Non è chiaro, si tratta comunque comunque di un esemplare unico, forse troppo giovane per essere descritto in un bestiario, d'altro canto ha innegabili connotati fantastici. Non è nato dalla penna di uno scrittore, eppure di penne ne ha tante. Penne e piume di luce. Ali luminose che hanno volato tra tempeste di sofferenza e dolore e, con il loro battere, hanno saputo trasformare feroci uragani in ventate di coraggio, e altri, grazie a lui, hanno deciso di spiccare il volo e lottare contro il destino. Ha permesso a mondi diversi di incontrarsi intrecciando legami, vite, speranze, sogni.
Non si sta parlando di un grifone, di un unicorno alato, di un ippogrifo. Sarebbe un fantasy banale e già visto, siamo pur sempre sul blog di una papera no? E quindi... stiamo parlando di un Gufo!
Un gufetto sorridente, dagli occhi profondi, visto così può sembrare fragile, indifeso, ma l'involucro esteriore della realtà è solo apparenza. In questo piccolo Gufo battono all'unisono quattro grandi cuori, battono una melodia di energia e forza che li moltiplica, diventano cento, mille cuori vicini, distanti, luminosi (insomma... una roba che cardiologia, levate!), troppo grandi per essere contenuti in un solo uomo, in un bambino. Ma non in un Gufo.
Un Gufo plurimaterico, perchè lì dentro c'è tanta roba, c'è tutto l'amore moltiplicato per quattro all'ennesima. C'è il Gufo fotografo di esileranti curvy model, il Gufo motociclista con gli amici pinguini, il Gufo borlengaio, e il grigliatore seriale. C'è il gufo fumettista e delicato fumetto, gli abbracci gratis illimitati e abbondanti, il Gufo Babbo Natale in corsia e il Gufo altalena che fa volare le sedie a rotelle. C'è il Gufo in uno spettacolo teatrale e in un murder party. Un Gufo svizzero e saggio, un Guvaffanbroviacday...
Il Gufo è molto più di questo. È oltre tutto questo.
Capite che bisogna assolutamente rivoluzionare il devoto Oli, contattare L'Accademia della Crusca (sempre che non sia stata pappata da qualche vegano e, in tal caso, rinnovarla come Università della Costina), è necessario e doveroso stravolgere un termine che viene usato erroneamente. 
Dal sito della treccani, che evidentemente non vede di buon occhio i pennuti:
v intr e tr 1. intr (de. Di gufo)1. Fare il verso del gufo, riferito al gufo stesso o persoan che lo imita....
b estensione , raro. Sbuffare
c gerg. Portare sfortuna
2 tr., ant. Beffare soffiando nel pugno della mano per rifare il verso del gufo ; e più genericamente beffeggiare
Questi erronei significati hanno permesso, negli anni '90, il crearsi di un neologismo piuttosto antipatico usato per indicare un pronostico nefasto: non mi gufare!
Tutto sbagliato!
Io ti Gufo deve significare Celebro il tuo coraggio, la tua forza, l'amore che va oltre i limiti della vita.

Il Gufo e i suoi quattro cuori hanno vinto perchè conoscono il segreto. 
Il segreto del ridere nel pianto, che permette di trasformare il dolore in altro, qualcosa di bello, di grande.
Lo hanno già fatto, diamo il tempo a questi quattro cuori stanchi e ferirti di ritrovare il filo della loro melodia, di crearne una nuova, e lo faranno ancora.
Trasformeranno il dolore in amore.

Ti gufo vuol dire io ti benedico, che la vita possa essere sempre piena e avere il sapore fantastico ed eterno di FedeAnnalisaLucaElena.





mercoledì 4 aprile 2018

Nessun posto sicuro

Padron 'Ntoni diceva sempre che i membri di una  famiglia sono come le dita di una stessa mano.
E' così anche per gli oncogenitori. tutti parti di uno stesso corpo martoriato, rinato dalle  ceneri del proprio inferno.
E se succede qualcosa a uno, il dolore riverbera in tutti.
Questo non è un post carino, leggero, divertente. E' un post ruvido, aspro come certi picchi montuosi dove la promessa della vetta alla fine non viene mantenuta. Dove all'improvviso una slavina ti travolge con rocce e detriti, lasciandoti a terra immobile, con tutte le ossa rotte.
Forse è un post senza illusioni, come dovrebbe essere la vita.
Ma cosa te ne fai di una vita senza illusioni, non sarebbe forse già una morte?
Il fatto è che non ci sono probabilità, non ci sono statistiche che ti riparino da nuove sventure.
Non c'è niente.
Anche dopo aver attraversato il fuoco dell'inferno non c'è nessuna garanzia di paradiso.
Non c'è nessun posto sicuro. Nessun rifugio. Nessuna tranquilla veranda dalla quale osservare la vita che scorre.
Finita la tempesta chi ha detto che arriverà l'arcobaleno? Finita la tempesta potrebbe benissimo cominciarne un'altra, prima ancora di poter anche solo pensare "Sono salvo".
Magari questa volta la nave colpita dal fulmine non è la tua, ma la tempesta ti travolge lo stesso, e ti senti in balia dell'uragano. Perchè sei una nave della stessa flotta. Un arto dello stesso corpo. Un dito della stessa mano!
Il mondo intorno a te comincia a sgretolarsi come un castello di sabbia.
Capita così, all'improvviso. Come il nulla de La storia infinita: "Prima c'era un lago, poi all'improvviso... più niente"
"Il lago si era prosciugato?"
"No, altrimenti avrei detto che c'era un lago prosciugato. Intendo proprio dire nulla. Niente di niente!"
Lo sai, lo sai bene, mai abbassare la guardia! Eppure... sei lì, nel bel mezzo della tua illusione quando l'ordigno colpisce. Lì, proprio lì. Così vicino!
E torna tutto. L'insicurezza, la rabbia, l'impotenza, lo sgomento.
La Paura!
La paura cazzo!
Quella paura che cerchi continuamente di ricacciare indietro. Contro la quale lotti ogni giorno. ad ogni febbre, ad ogni mal di testa, ad ogni qualsiasi  dolore, neo, probabile sintomo di qualsiasi cosa che guardi con sospetto.
La paura di ogni controllo.
Quella paura che cerchi ad ogni costo di mettere a tacere aggrappandoti alla logica, al ragionamento, alla statistica e alle probabilità. Metti in fila tutto quello che è successo. Tiri le somme della sfiga  e il tuo bilancio è già abbastanza in positivo. Se la vita seguisse un percorso coerente saresti a posto per le prossime sette, almeno.
Elenchi tutto quello che è andato bene, conti il tempo passato in salute...
Poi... BOOOOM!!!...e BOOOOOOOM!!!!! BOOOOOOOOOM!!!!!!!!! ti ritrovi all'improvviso  in un campo minato, vedi saltare in aria amici, compagni di viaggio. e ad ogni granata cede anche un pezzo di te. il tuo corpo è il loro. Ad ogni colpo inferto intorno a te ecco che zoppichi, il respiro si fa affannoso, la vista si annebbia. Cadi a pezzi anche tu.
 Insieme.
Dita di una stessa mano.
BOOOOOOOM!!!!!
Non c'è nessun posto sicuro.
Nessuno di noi sarà ami al sicuro.
Da nessuna parte.
Continueremo ad andare a scuola, al lavoro, a fare vacanze, ad organizzare feste di compleanno... ma non riusciremo mai più a smettere di scrutare il cielo, di nascosto, in attesa della caduta del satellite orbitante, del meteorite, della bomba.
Che tanto, se deve colpir,e colpirà comunque. Ci troverà dappertutto. Anche dove ci sentiamo più al sicuro.
... ammesso che esista davvero un posto così.