L’indomito spirito di
creatura selvaggia di Bellacana emerge nei momenti più impensati. In un
battibaleno il pacifico bebone morbidino che vi sorride dal suo passeggino è
capace di trasformarsi in un novello david Krocket con tanto di cappello con
coda di procione.
Eccolo appena arrivato
nell’amena località montana chiamata Lago santo. “Dai pasticcio” lo esorta papàcana
entusiasta della gita che gli ricorda il suo passato scoutismo, “scendiamo
dalla macchina, siamo arrivati!”
“Nnnno!!!” risponde il
figliolo pigrotto. Ma papàcana non demorde “Facciamo una bella passeggiata va
bene, c’è fresco, il bosco, gli animali”, il genitore mente spudoratamente, gli
unici animali presenti a Lago santo sono colossali zanzare a reazione!
“Nnnno! Passcegino rosso!”
si lagna quel figlio sul quale comincia ad avanzare qualche sospetto di
legittimità.
“Macchè passegino, su
su che si va. Una bella camminata in montagna poi pic-nic al lago!”
“Pinnic!!! pinnic!!!!”
Bellacana ha capito tutto, altro che scarpinate, un bel pranzetto al sacco,
ecco cosa ci vuole!
Nel frattempo, durante
tutto questo bel dialogo surreale mammacana ha gia aperto il passeggino,
aggancialo la borsa della Cana, la borsa del pic-nic e deposto la prole sul
mezzo di locomozione. A papàcana non rimane che capitolare.
Ora, bisogna sapere
che per arrivare al bel laghetto che da il nome alla ridente località di
Lagosanto occorre affrontare una salita con pendenza del 70% su per un sentiero
sassoso a strapiombo sul bosco. Mammacana arranca con la sua zavorra, ma l’aitante
papàcana, ex boy scout, novello Indiana Pipps, infaticabile esploratore di
anfratti e vicoletti, non se la passa tanto meglio spingendo i 13 kg di prole
sul passeggino.
In compenso Bellacana
si sta divertendo un mondo, guarda di qua e di là, nomina alberi, uccellini,
rumori vari.
Ed ecco finalmente all’orizzonte,
il lago!
“Giù!!! Giùùùùùùù!!!”
comincia a sbraitare B.C.
“Aspetta”, dice
mammacana “dobbiamo trovare un posticino per fare il nostro pic-nic.”
“Giùùùùùùùùù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
l’imprevedibile bebone comincia a trafficare per scendere da solo dal passeggino,
ci riesce e, incredibile, correndo come un opossum sfreccia verso il lago e… ci
entra con tutte le scarpe!
I canagenitori si
guardano sbigottiti, un unico interrogativo nei loro occhi “Ma quello è nostro
figlio?” poi si precipitano a pescarlo.
Scarpe bagnate, calzini
zuppi, piedoni ghiacciati, l’acqua del lago è, come dire… un po’ frediina, ma
la Bellacana non fa un plissè.
“Acoja, acoja!” la
bestiolina selvatica è venuta fuori, vuole starsene con le zampotte a mollo e
saltare sui sassoni in riva al lago. Mamma e papaàcana si danno il cambio in
acrobatici volteggi sulle scivolosissime pietre che lambiscono l’acqua mentre
il nanerottolo tutto arzillo sembra non aver mai fatto altro in vita sua, Petar
di Haydi non si sarebbe sentito così a suo agio. Ed è tutto un “I pesiolini!!!!
Le bolle!!!! Il sciasso!!!! Il coccodijo!!!” (il coccodrillo si rivela essere
un luingo masso che emerge dall’acqua).
All’improvviso come
sempre B.C. si ricorda una cosa “Pinnic!” Ok, è ora di mangiare. Piedini asciutti
e plaid steso la famiglia divora allegramente panini, formaggio e frutta…senza
mai perdere di vista il coccodijllo. Una turista inglese si ferma e chiede se
può fare una foto alla Canafamily e chiede a ciascun componente di autografare
la cartolina che sta per spedire agli amici a casa. Alla famiglia Bellacana capita anche questo!
Dopo aver ingollato
questo mondo e quest’altro, di nuovo agile come un furetto Bellacana scodinzola verso il lago e rimette le zampe a
mollo. Mammacana non fa in tempo a temere una congestione che il pupo la
tranquillizza schizzandosi d’acqua dalla testa ai piè! Ok, B.C. è resistente
all’acqua.
Stessa scena di prima,
con il piccolo anfibio che saltabecca da un sasso all’altro inseguito da un
traballante genitore. Ma si sa, l’attività fisica stanca. Mammacana propone un
pisolino, papàcana agguanta il riluttante pargolo e lo placca su plaid “Noooo!
Lago! Lago….. ronf!!!...zzzzz!!!...ronf..” crollato come una pera cotta! Una nuvoletta
gentile oscura il sole e garantisce un po’ di fresco al riposo del guerriero…
due ore di nanna en plain aire bivaccato su un plaid pizzichino su fondo
sassoso!
Amundsen, ci fai un
baffo!!!!