martedì 21 agosto 2012

Born to be wild!



 L’indomito spirito di creatura selvaggia di Bellacana emerge nei momenti più impensati. In un battibaleno il pacifico bebone morbidino che vi sorride dal suo passeggino è capace di trasformarsi in un novello david Krocket con tanto di cappello con coda di procione. 
Eccolo appena arrivato nell’amena località montana chiamata Lago santo. “Dai pasticcio” lo esorta papàcana entusiasta della gita che gli ricorda il suo passato scoutismo, “scendiamo dalla macchina, siamo arrivati!”
“Nnnno!!!” risponde il figliolo pigrotto. Ma papàcana non demorde “Facciamo una bella passeggiata va bene, c’è fresco, il bosco, gli animali”, il genitore mente spudoratamente, gli unici animali presenti a Lago santo sono colossali zanzare a reazione!
“Nnnno! Passcegino rosso!” si lagna quel figlio sul quale comincia ad avanzare qualche sospetto di legittimità.
“Macchè passegino, su su che si va. Una bella camminata in montagna poi pic-nic al lago!”
“Pinnic!!! pinnic!!!!” Bellacana ha capito tutto, altro che scarpinate, un bel pranzetto al sacco, ecco cosa ci vuole!
Nel frattempo, durante tutto questo bel dialogo surreale mammacana ha gia aperto il passeggino, aggancialo la borsa della Cana, la borsa del pic-nic e deposto la prole sul mezzo di locomozione. A papàcana non rimane che capitolare.
Ora, bisogna sapere che per arrivare al bel laghetto che da il nome alla ridente località di Lagosanto occorre affrontare una salita con pendenza del 70% su per un sentiero sassoso a strapiombo sul bosco. Mammacana arranca con la sua zavorra, ma l’aitante papàcana, ex boy scout, novello Indiana Pipps, infaticabile esploratore di anfratti e vicoletti, non se la passa tanto meglio spingendo i 13 kg di prole sul passeggino.
In compenso Bellacana si sta divertendo un mondo, guarda di qua e di là, nomina alberi, uccellini, rumori vari.
Ed ecco finalmente all’orizzonte, il lago!
“Giù!!! Giùùùùùùù!!!” comincia a sbraitare B.C.
“Aspetta”, dice mammacana “dobbiamo trovare un posticino per fare il nostro pic-nic.”
“Giùùùùùùùùù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” l’imprevedibile bebone comincia a trafficare per scendere da solo dal passeggino, ci riesce e, incredibile, correndo come un opossum sfreccia verso il lago e… ci entra con tutte le scarpe!
I canagenitori si guardano sbigottiti, un unico interrogativo nei loro occhi “Ma quello è nostro figlio?” poi si precipitano a pescarlo.
Scarpe bagnate, calzini zuppi, piedoni ghiacciati, l’acqua del lago è, come dire… un po’ frediina, ma la Bellacana non fa un plissè.
“Acoja, acoja!” la bestiolina selvatica è venuta fuori, vuole starsene con le zampotte a mollo e saltare sui sassoni in riva al lago. Mamma e papaàcana si danno il cambio in acrobatici volteggi sulle scivolosissime pietre che lambiscono l’acqua mentre il nanerottolo tutto arzillo sembra non aver mai fatto altro in vita sua, Petar di Haydi non si sarebbe sentito così a suo agio. Ed è tutto un “I pesiolini!!!! Le bolle!!!! Il sciasso!!!! Il coccodijo!!!” (il coccodrillo si rivela essere un luingo masso che emerge dall’acqua).
All’improvviso come sempre B.C. si ricorda una cosa “Pinnic!” Ok, è ora di mangiare. Piedini asciutti e plaid steso la famiglia divora allegramente panini, formaggio e frutta…senza mai perdere di vista il coccodijllo. Una turista inglese si ferma e chiede se può fare una foto alla Canafamily e chiede a ciascun componente di autografare la cartolina che sta per spedire agli amici a casa.  Alla famiglia Bellacana capita anche questo!
Dopo aver ingollato questo mondo e quest’altro, di nuovo agile come un furetto Bellacana  scodinzola verso il lago e rimette le zampe a mollo. Mammacana non fa in tempo a temere una congestione che il pupo la tranquillizza schizzandosi d’acqua dalla testa ai piè! Ok, B.C. è resistente all’acqua.
Stessa scena di prima, con il piccolo anfibio che saltabecca da un sasso all’altro inseguito da un traballante genitore. Ma si sa, l’attività fisica stanca. Mammacana propone un pisolino, papàcana agguanta il riluttante pargolo e lo placca su plaid “Noooo! Lago! Lago….. ronf!!!...zzzzz!!!...ronf..” crollato come una pera cotta! Una nuvoletta gentile oscura il sole e garantisce un po’ di fresco al riposo del guerriero… due ore di nanna en plain aire bivaccato su un plaid pizzichino su fondo sassoso!
Amundsen, ci fai un baffo!!!!