giovedì 26 giugno 2014

Thelma e Louise

Thelma: "Senti Louise… non torniamo indietro!"
Louise: "Che vuoi dire Thelma?!?"
Thelma: "Non fermiamoci!"
Louise: "Non capisco..."
Thelma: "Coraggio!"
Louise: "Sei sicura?"
Thelma: "Si… Dai!"


...e indietro non si torna! Ebbene sì, una ventina di giorni fa la Paperaguerriera e Mammapapera si sono prese una vacanzina dalla Gang dei maschi. Hanno preparato le valigie,  messo Bellacana e Papàpapero sulla Camiotta ben rifornita di gpl e li hanno guardati allontanarsi in direzione Piane di Papercogno (un viaggio di un'ora e mezzo dilatato a quasi quattro lunghissime ore intervallate dal altrettanti "Papà... devo vomitare!!!"... a saperlo magari li si mandava a Ponte Samoggia!) salutandoli col fazzolettino. In lacrime? ...Nooooooooo! Non appena la macchina ha girato l'angolo il Club delle squinzie ha cominciato a saltellare tenendosi la manina (un po' dalla gioia ma un po' anche per non cadere...visto l'equilibrio ancora paperosamente instabile della squinzietta piccola).
Sole! Giorno e notte! Per tre giorni di fila! Non era mai successo!
Tre miseri giorni , ok, ma che hanno dato vita a quelli che saranno veri e propri must dell'estate 2014. Primo tra tutti: Giochiamo a Esther Williams! Il gioco in questione si colloca preferibilmente nel bel mezzo della canicola (anche se sarebbe più d'uopo definirla papericola) pomeridiana, di norma dopo il riposino, e si svolge più o meno così: bacinella con tre dita d'acqua, giochi da bagnetto, pentolini vari. Peperotta in assetto da bellezzealbagno con broviac incellophanato e costumato, pannolo da bagnetto e slippino con le palme di Bellacana. Luogo d'azione, il terrazzo! Così tra uno schizzo, due travasi e vari tentativi fantozziani di entrare dentro la bacinella, per poi riuscirci e sentirsi un po' come il piccolo Buddha (posizione del loto inclusa a acausa delle ridotte dimensioni del bacile), ci scappa sempre anche qualche pallotta di cacca! (che non guasta mai).
Altro cult della tre giorni squinziettosa è stato il Coppi&Bartalitour: Mammapapera appollaiata sulla sua vecchia bici da universitaria (il che sottintende la fatiscenza del velocipede, studiata ad arte per evitare i proverbiali furti in via Zamboni), nel seggiolino dietro, solitamente occupato da Bellacana, una borsa (legata ben bene con le cinghie del seggiolino stesso) contenente tutto l'occorrente per una settimana in trincea: acqua potabile, crakers o gallette, antizanzare postatomico, spay solare protezione 2001 (odissea nello spalmo), cappellino, salviette umide, succhino di pera, chiavi di casa. Agganciato al manubrio un marsupietto multitasche con il minikit di sopravvivenza da pedalata ininterrotta:  pacchetto di grissini (gentilmente fornito dai lunghi soggiorni al paper), miniborraccetta d'acqua con chiusura a clikclak (in modo che sia completamente autogestibile direttamente dalla Papera), cellulare. Seduta davanti, ben imbragata al suo sedilino rosso, la Paperaguerriera fende l'aria con suo beccuccio proteso, la calvotta cranica ben protetta dal caschetto da Etabeta, il braccino assertivo ad indicare la direzione da prendere... solitamente con l'altro braccino agguanta un grissino e, se non sta  sgranocchiando, canticchia bizzarre melodie in paperese (lingua che solo le, e qualche bizzarro essere vivente monocellulare ancora sconosciuto alla scienza, parla e comprende). Le scorribande ciclistiche hanno portato il dinamico duo a vivere avventure degne di una vera Giovane Marmotta. Gironzolando in quel di Manzolo town hanno infatti aiutato il ricongiungimento di un cagnino smarrito e del suo giovane padrone e sono diventate amiche di un puledrino biondo tenuto al pascolo in campagna.
...quanta poesia!

Ma le nostre avventuriere sanno anche svagarsi e, perchè no, concedersi il piacere della disco: radioappalla in cucina primadicena e vai di dance scatenata con Easy Lady (non so se vi ricordate Ivana Spagna negli anni '80.... ecco, tanto per interderci!) 
Bè, direi che dopo questa perla scrivere altro sarebbe obsoleto, perciò sarò breve.
Mammapapera e la Paperotta si sono divertite un sacco! la loro giornata tipo era più o meno questa: sveglia, colazione, pulizia del broviac (con l'ausilio di Nonnamì...che è tutto dire eh!) riordino veloce, giretto al parco. Pranzo dalla Nonnamì, riposino, Esther Williams, Coppi&Bartalitour, toletta, Disco anni '80, pappa, titti, nanna.

Insomma, ogni sera, quando la Gang dei maschi chiamava e chiedeva "Vi manchiamo?" Papera e Mammapapera abbassavano la radio, si scambiavano uno sguardo complice e sornione e rispondevano in coro, con vocetta cherubina, "Siiiiiiiii, taaaaaaaaantooooooooo". Poi salutavano, riagganciavano, alzavano il volume e........

domenica 15 giugno 2014

Il passato è una terra straniera?




15 GIUGNO 2013 sabato
Ciao Topolona
Ieri non ero proprio nelle corde di scrivere L’Ospedalando... troppi pensieri confusi. Sono stati un pomeriggio e una notte molto pesanti… un richiamo costante al posto dove siamo. Ci possono essere diversi confort, come la tv sul letto, il forno a microonde e la macchina da caffè a cialde nel corridoio ma rimane Oncologia Pediatrica, dove si sfida il dolore… a volte la morte. Ieri il reparto è stato un’emergenza continua,  quasi fino a stamattina. Non ho chiesto, sono turbato ma non voglio disturbare né invadere le lotte delle altre famiglie, ciascuna ha la sua.
Ieri sono rimasto  barricato con te nella nostra stanza, come se volessi nasconderti da queste situazioni.
In questo isolamento di quasi 24 ore in cui vedevo apparire velocemente le infermiere  per cambiarti la flebo ho fatto una scorpacciata di papera. Sei troppo forte! Sembra che, come direbbe Frank McCourt  ci scorreggi sopra al fatto di avere un tumore!
Stai meglio, sei riuscita a fare la cacca , hai appetito e quando non ti fanno esami sorridi anche all’oncomondo!! Brava!!! Forza!!! Forza!!!


16 GIUGNO 2013 domenica
ORE 10:40

Mia bella Paperellabella, ma come fai? Ronficchi tranquilla dopo un clisterone mentre io qui mi rodo perché sembra tutto così statico. Non passa nessuno...
L’ecografia di ieri?
Mi dite qualcosa?
E il resto?
Perché non fai più la cacca?
…nessuno dice niente. Si sono dimenticati di noi?
Da un lato mi dico “meglio così, vuol dire che non c’è nulla di grave” dall’altro l’ansia cresce e aumenta.
Guardo fuori e vedo il sole, penso a tutte le cose belle che sta facendo Camillo in questi giorni e la rabbia mi schianta. Tu che sei così amabile, curiosa, intraprendente, solare. Che sorridi a tutto il mondo… sei qui. Chiusa. Legata a tubi e tubicini a schivare i colpi che la vita continua a sferrarti. Qual è il mio compito in tutto ciò? Stare qui a vegliare sui tuoi sogni? Distrarti e fartela passare?
Io voglio lottare con te! Combattere fino a cambiare rotta a questo corso nefasto di eventi che da troppo tempo ci tiene naufraghi nella sua corrente.
Oh bella Paperinabella, cambiamo le cose!

16 GIUGNO 2013
ORE 18.30
Pensiero balenato in un flash schiantando il positivo fatalismo cheguevariano “Isotta e la sua famiglia alla sua nascita  hanno vinto una malattia rara: atresia esofagea! Statisticamente parlando si tratta di un bambino su 10.000… 20.000… boh? comunque se rara non capiterà tanto frequentemente no?
Dopo 8 mesi abbiamo vinto un tumore, un germinoma… Quanti bambini conosciamo con  questa forma tumorale? …con una qualsiasi forma tumorale? Per fortuna nessuno! Statisticamente parlando si tratta diun bambino su…boh? Ma checcappero! Ditelo che uno su 10.000, 20.000 un fantastilione di milioni… si tratta sempre dello stesso bambino!!!!
Ma dico e chiedo: quando cavolo iniziamo a vincere la lotteria giusta? Chessò, quella di capodanno, o trovare borse piena di lingotti d’oro, o vincere un manieri al gratta e vinci, va bene anche  la famosa Maserati del panettone Melegatti? Quando??????  Ciclicità degli eventi, che fine ha fatto? Bilancia del destino, ooooooh!!!!!! sei diventata una squilibrata???? Sembra assurdo e irreale, su di noi faranno un film hollywoodiano anzi bhollywoodiano!
Lo so che rimuginare non serve…ma mi fa troppo incazzare!


ORE 22.30
Paperotta
In paese sei una star, tutti parlano di te. La notizia si è diffusa e pare che abbia preso subito variazioni improbabili che rincorrono la follia e fanno a gara con li film più assurdi di Mel Brooks . Qualcuno mi ha fermato e mi ha sussurratto “Oh, ma lo sai… la bimba è stata catturata dalla CIA! Le hanno impiantato un microchip biodegradabile per fringuelli bionici sotto il codino!” , alla nonna hanno raccontato sei scappata di casa per fuggire dalla follia dei tuoi genitori, e che Camillo ti ha aiutata calandoti dalla finestra con i cavi della Radiogrigia e Radiobianca, e ti abbia prestato il suo vecchio triciclo per darti alla macchia più velocemente.
Insomma… non so bene cosa stia succedendo, certo a noi non lo dice apertamente nessuno, ma ci sentiamo addosso quell’appiccicosa sensazione di commiserazione, occhi lucidi che ti guardano, sorrisini tremanti, occhi che si alzano al cielo, occhi che si abbassano a terra… ma che cappero!!!
SI SOSTIENE COSI’ CHI VUOLE COMBATTERE???? VECCHIACCI E VEGLIARDI DEL ‘15/’ 18 che avete combattuto l’invasore guadando il Piave mormorante, RIVECCHIACCI E RIVEGLIARDI DEL ‘40/’45 che avete partigianato cantando Bellaciao persino come ninnananna ai vostri  figli… DOVE AVETE MESSO IL VOSTRO TEMPERAMENTO?? Quando uno veniva ferito non gli pisciavate su un braccio  urlando “ COMBATTIPER LA LIBERTA PORCO BOIA!!!” E così voi, amici, sostenitori della papera e del suo battaglione “ L’armata BrancARleone” urlate con noi, alzate un urlo di rabbia al cielo” FORZA!!! OSATE!!!! AMATE!!!!”



18 GIUGNO 2013

Ho molta paura. E la notte mi attanaglia.

venerdì 13 giugno 2014

13/14 Giugno 2013


Tra il 12 e il13 GIUGNO 2013
Ore 00:00
Ciao cagoncina mia.
Finalmente habemus bovazzam paperae!! Sei stata bravissima, un piccolo scagazzo a Oncologia è unA grande sgacazzata per l’umanità. Oggi è stata una giornata faticosa, piena di pubblic relation. Io non sono più tuo padre, ma l’addetto all’Ufficio Stampa e pubbliche relazioni !
È incredibile come tutti vogliano darci una mano, supportare, aiutare, piangere, incoraggiare. Vogliono informazioni, nozioni di oncologia…E’ bello! è una rete di amici veri che ti hanno a cuore, solo che è un po’ pesante. Ho voglia di covare il mio dolore da solo, di osservarlo, di sentirlo, di capirlo e lasciarlo decantare. Non mi posso permettere di avere sul groppone l’ansia e l’impotenza degli altri. Capisco le buone intenzioni, ma alla domanda che mi fate amici miei “Cosa posso fare per te?”. La risposta è “ Rilassati, non puoi fare niente!”

14 GIUGNO 2013
ORE 22.48

Paperotta Guerriera, non so se sia più dura stare con te in prima linea a condividere le varie prove, o stare nelle retrovie con Camillo e cercare di trasmettergli serenità e tranquillità. È  come se provassimo a dirgli “la guerra è scoppiata, è vero ma tu stai tranquillo perché il tuo papà e la tua mamma ci sono e ci saranno sempre!”
In realtà ci sono momenti che mi prende il panico , vorrei scappare in ospedale da te, sentirti respirare, sapere che ci sei, basta poco, un pensiero fugace, il silenzio di casa, il tuo lettino vuoto…. Tutto ciò è naturale, fa parte del gioco... stop, basta. Piano piano Antonio, piano, piano… respira, aggrappati al presente day by day, step by step.
Insomma volevo dirti che sono un papà frammentato, un pa’ per te e l’altro pà per Camillo, ma quando le parti si riuniranno diventerò forse un Papàpà…ci sarà un terzo pà nato da questa esperienza. Ma ci credo veramente in sta cosa? NO!  me la racconto.  Sono un papà incazzato, frammentato, disperato. Ecco la verità. E non so se questi cocci si riuniranno, quali saranno gli strascichi… Non lo so, e ora come ora mi frega come sapere quante volte caga una formica in una giornata.
Sono un combattente e rincorro l’illusione di esserlo . Punto il fucile contro il nemico e lo farò fino a quando non avrò più respiro.

ORE23.30
…………………………………………………………………………
Capitano Papera Guerriera siamo sotto assedio il nemico è alle porte!  …..NO, NON E’ GIORNATA


giovedì 12 giugno 2014

12 Giugno 2013


Mercoledì 12 GIUGNO
ORE 8:26

Povera paperotta, con un papà così! Scherzo, niente da dire su Antonio in generale, ma quando vuole saperne più di me su quello che succede qui anche quando è a casa…non lo reggo!
Non c’eri, non hai visto… ma santamariuolasantissima! Fidati di quello che ti dico io per una volta!!
Eccheccappero!!!

Ore 10:50
Dormi dopo la TAC e il tuo musetto bello con la bocca socchiusa è il ritratto dell’innocenza. Non può essere vero!
Mi sento al centro di un vortice nero che infuria tutt’intorno, e dentro, e io non so come uscirne…la mia testa continua ossessivamente a rimbombare “Nonpuòessereverononpuòesserevrononpuòesserevero….”

mercoledì 11 giugno 2014

11 Giugno 2013


11 GIUGNO 2013
Ore 18.oo

Siamo al settimo piano.
Forse perché così siamo più vicini a Dio?
Allora DIO #####, #########,#########!!!! MI HAI SENTITO??? HAI CAPITO BENE????

ORE 21:36

Cara la mia paperotta paperosa, ti guardo mentre ronfi aggrappata al tuo duckettoso carillon. Ti osservo attraverso le sbarre della sponda del letto e sembra tutto normale, ma se alzo appena un po’ il punto di vista…vedo fili e tubicini. E tanto normale non è!
Sai, aspetto sempre di svegliarmi di colpo e ritrovarmi a casa, nel lettone con papà e con te di fianco, nel lettino bianco. Con Bellacana che saltella per casa.
…e invece non mi sveglio! Continuo a galleggiare in questa realtà parallela dove i muri sono di un verdegelatoaftereight e i balconi sono chiusi da reti antipiccione.
Se da un lato non riesco ad accettare come abbia potuto capitarci anche questa, dall’altro ti guardo e mi dico che bisogna solo andare avanti, senza pensare, senza rimuginare. Buttarsi e farsi spuntare le ali durante la caduta. Come nell’improvvisazione, hai un’idea? Vai, ma sii pronto a cambiarla in corsa per adattarla agli eventi!
Domani farai una TAC che ci dirà se dobbiamo attenderci altre sorprese o se ce n’è abbastanza. Onestamente non so cosa pensare. Finora tutto quello che poteva andare peggio è andato peggio…meglio non pensarci.
L’ape, il coniglio e il fiore palloncino vegliano su di te.
Chissà che sogni fai?
Chissà se dopo tutto questo mi sorriderai ancora?
Ho paura che mi odi. Che ti chieda “Ma perché la mamma lascia che mi facciano tutto questo?”
Mia piccola pulce, amore mio, se potessi lo prenderei io questo tuo male, e mille volte di più pur di non farti soffrire. Tu dovresti vivere in mondo caldo e soffice,  che sa di passeggiate al sole e odora di latte e margherite da raccogliere…invece…
Basta, bando alla malinconia! Ogni volta che perderai il ciuccio ci sarà sempre la mamma a ritrovarlo!

martedì 10 giugno 2014

10 Giugno 2013

LUNEDì 10 giugno ore 10.05
Cara patatina
Oggi è il grande giorno, il giorno della biopsia. Dovremmo sapere qualcosa di più, nel bene  e nel male. Ieri pomeriggio, ieri notte stavo male, ero angosciato… poi stamattina stare con te e con la mamma ad aspettare mi ha infuso una nuova energia, the “Monamin power”! La forza che  solo noi possiamo creare. Pensa, dopo il prelievo dalla giugulare il tuo papà e la tua mamma hanno fatto a bottigliate di plastica, poi  ti abbiamo letto una favola dal tuo libro di tessuto descrivendoti ogni minimo particolare, dal filo della cucitrice all’etichetta con il prezzo. Sei serena e tranquilla e noi siamo pronti a metterci le vesti dei pagliacci guerrieri .
Hasta la victoria siempre!!!

E alla fine ti sono venuti a prendere.
E sei stata fantastica come la solito . Buona, vispa, rassegnata. Hai fatto la tua vasca in barella per i reparti   coccolata da tanti sorrisi e complimenti . I medici ti hanno riconosciuta subito: “ E’ la famosa Isotta , la mascotte del reparto!”
Arrivati al secondo piano entriamo nella sala preoperatoria, lì  ci fanno firmare l’autorizzazione, perchè non è detto che non ci possano essere complicazioni e bla bla bla…firmiamo. Orami siamo avvezzi a rilasciare autografi ai medici. A dirla tutta secondo me sono documenti finti, in realtà una volta ottenuta la firma  tagliano il foglio e aggiungono una finta dedica, del tipo: “ Con Affetto al chirurgo più simpatico di oftalmologia antaica, dal Papà e dalla Mamma della Papera Guerriera”.
In realtà la firma è un macigno che silenzioso ti casca dalla gola sul cuore. È  come firmare  una condanna alla realtà, una presa di coscienza di quello che sta succedendo, non si gioca più,non si scherza, Isotta è qui perché ha un tumore. La nostra bimba di nove mesi deve attraversare questa autostrada. Poi ti dicono che è tutto pronto, e allora via, in fretta gli ultimi 3000 baci, e a mani vuote, portando in braccio il fardello dei tuoi pensieri ti siedi nel corridoio sulla panca del patibolo…e covi. Covi, covi uova di angoscia e rabbia.  Il tempo paralizza le lancette, ma noi siamo fatti così..e anche se è l’ultima cosa di cui avresti voglia ti viene di sparare qualche battutaccia sui passanti che percorrono il corridoio. E si alternano momenti borderline di angoscia e ironica euforia….da pazzi!  Certo come si fa…sembrava la versione ospedaliera di “ Ma come ti vesti… in corsia!” : medici con il camice corto e i pantaloni
scuri che mi ricordavano il barbiere, il chirurgo con il passo da cowboy stile John Wayn, la dottoressa perfetta, divisa impeccabile,camice bianco come il latte, stirato e lindissimo, scarpe….scarpe??? Zeppe rubate a una drag Queen!!!
Dopo 40 minuti passa il dott. P. Con un pezzettino del tuo culetto sono riusciti a fare la biopsia tramite un ago aspirato che fortuna!
Torna dopo 30 minuti la Bestia si chiama germinoma, o meglio: teratoma sacro coccigeo! Ora si procede mettendo il catetere venoso centrale, ossia un tubicino che entra dal torace e arriva fino alle vene del collo, attraverso il quale ti verrà infusa la terapia.
La notizia è stata come se Dio, o chi per lui, avesse recuperato la ciclopica tegolona che ci era caduta in testa venerdì e ce l’avesse ritirata con appeso un pachiderma di 8000 tonnellate.
Di nuovo rabbia, pianto a secco, incazzo, depressione, angoscia, pensieri mortiferi, capoccia sbattuta contro il vetro, contro il muro, capa tra le mani… insomma, dopo un paio di ore di sceneggiata napoletana mi fermo, perché un allegro manipolo di autentici napoletani veraci staziona bivaccando davanti a terapia intensiva. Saranno stati  in 16, tutti per una sola persona,  sembrava di essere nei Quartieri Spagnoli! Tu eri oltre quella porta bianca con l’allegra scritta: RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA,  e dalla mia parte c’era la famiglia Cupiello al completo che parlava di boy scout e babbà!
Alle 17 finalmente ci siamo ritrovati, e tu ronfavi come un orso in letargo eri bella, bella come solo tu sai essere.
Alle 20.30 eri di nuovo nella nostra stanza a oncologia pediatrica, che per un po’sarà il tuo… il nostro mondo.

10 GIUGNO 2013 ORE 22.00


Sms inviato agli amici: 

"Il nemico ora ha un  nome. Si chiama Teratoma e domani inizia la guerra ……siete pronti a sostenere la papera guerriera? Noi sì, e siamo molto molto incazzati! 
Allora unite il vostro grido di battaglia al nostro:
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!!!"