Misteri e miti aleggiano nell’etere,
vocaboli contaminano e imbastardiscono la nobile e pura lingua italiana facendo
rivoltare nella tomba il Sollo, il Lasca
e tutti i fondatori della Accademia
della Crusca e delle fave di Fuca: Ospedalando? Papera Guerriera? Bellacana? Che
bischerate sono?
Chi si cela dietro questo avatar
pennuto? Satana? Un marziano?
“Mistero” sta indagando e ha
sguinzagliato al paperclinico il suo
storico segugio un po’ veneto meticcio, un Raz de Can che ha smesso di farsi i
fatti suoi per essere pagato per farsi i fattacci degli altri.
Nel parcheggio, tra vigilantes e
parcheggiatori abusivi, santonni e capesante sciorinano salmoni che mettono in
guardia i lettori dai blog che parlano
di papere e pennutame vario.
Anche Corona ha smesso di fare le birre al
limone ed stato richiamato a paperazzare,
visto che di anatidi si tratta.
Insomma alla vigilia dell’inizio
della prima oncoguerra e della successiva apertura della semAseria papercronaca
di Ospedalando la prode Paperfamily ha deciso di fare chiarezza, onde evitare di ritrovare il plastico
dell’oncosuite in qualche programma di spazzagiornalismo!
Perché si chiama Ospedalando? Perché il ciclismo è lo sport
(qualcuno direbbe arte, vero
Papàdellatataelena?) che più di tutti da l’idea della fatica estrema,
soprattutto le foto del ciclismo storico, quello schletrino di Fausto Coppi,
tutto piegato sulla sua cassa toracica a fendere l’aria sulla bici
inerpicandosi nelle salite più impervie dell’Italia del boom! Perché da un lato
il monte Canchero è duro, insidioso e bisogna essere o diventare dei ciclisti
scalatori che pedalata dopo pedalata lentamente avanzano.
Dall’altro lato Ospedalando crea
un filo, un legame con un progetto di Papàpapero che si chiamava La Bici Diario,
una serie di racconti/pensieri/diario che il fantasioso genitore aveva
cominciato a scrivere quando Bellacana era ancora in covata nella panza della
mamma. L’opera omnia era proceduta fino alla schiusa della Papera Guerriera,
che con i suoi acciacchi di pennuta esofagata ha bloccato il completarsi del
capolavoro (…vabbè dai, del lavoro!).
Sì, ma se
il blog si chiama Ospedalando
perché si deve digitare www.bellacana.blogspot.com? Cos’è, un rifugio per animalsti abbandonati? Uno zoo?
Una riserva naturale per Tamagochi? Mammapapera, data la naturale follia dell’allora
unigenito, aveva a suo tempo aperto il blog intitolato appunto a quel pazzo
pazzo bebone. Insomma, in principio fu la Canafamily
Ma chi si cela dietro Ospedalando?
Chi è l’eminenza grigia? Il blogger?
Mammapapera? La Papera che ha imparato a scrivere a sei mesi? La dottoressa
Seabbaianonmorde? Un collettivo di
pazienti di neuropsichiatria? CHI??????
Ebbene, i blogger che danno voce
e follia a queste pagine (si possono definire pagine anche se non si
sfogliano?) sono Mammapapera e Papàpapero, nella persona di Mammapapera e
Papàpapero, che si alternano, o si uniscono in coro, in maniera naturale, a
seconda dei bisogni psicologici e paperologici dell’uno e dell’altro…. Se lo
stile sembra unico è perché è teribilmente vero che “ Dio li fa e poi li accoppia!!!”
(per ogni responsabilità chiedete pure alla Nanerottoladaicapellirossi).
L’unica incombenza extra è di Mammapapera
che, essendo laureata in lettere (ebbene sì Dams teatro è lettere!!! …..Sollo
Lasca e la brigata dei Crusconi si sta ririvoltando nelle tombe!), ha l’arduo
compito di interpretare e grammaticare i post del consorte (che lei ama definire Naif)!
Ma allora come nasce Ospedalando?
Cos’è? Perché?
Ospedalando inizia come un diario di bordo cartaceo, improvvisato con
qualche A4 piegato a metà per creare una sorta di proto notes su cui scrivere, per permettere ai novelli Lady Nutria e Ser Fagiano
di comunicare e condividere i loro pensieri scrivendoli direttamente alla
piccola paperotta. Era un modo per
metà…bolizzare e ritrovarsi comunque uniti nonostante la
tegolata li avesse frantumati.
L’idea di trasferirsi sul blog è
venuta dopo, amici e parenti chiamavano ma avevano paura di disturbare, allora
non chiamavano, volevano essere vicini ma non sapevano come, e così, per chi
sosteneva la Paperfamily e voleva giustamente partecipare con loro, è stato fatto il salto.
E allora a 365 giorn,i o giù di
lì, ci regaliamo queste pagine, il progenitore di Ospedalando: giorno per
giorno verranno pubblicati quei primi pensieri, una sorta di prequel in cui ci siamo
ripromessi di non fare alcuna modifica e lasciar evolvere naturalmente come da
quelle righe balbettanti, incredule, arrabbiate, siamo arrivati alla follia di
Ospedalando.
Ma infine è tutto vero? I
personaggi? Le avventure? Le emozioni?
Sì è reale la malattia, è reale
l’impegno e la serietà dello staff di oncoematologia.
È reale il sostegno e l’aiuto che fisicamente
e spiritualmente riceviamo da amici, nonni, famigliari, potenziali nuovi amici,
vicini e lontani.
Insomma da chi ci legge e ci dà la
forza per trasformare in fantastico ciò che per noi, senza Ospedalando, sarebbe
solo una terribile realtà.
Nessun commento:
Posta un commento