sabato 7 giugno 2014

Buon Oncompleanno!!!!



Misteri e miti aleggiano nell’etere, vocaboli contaminano e imbastardiscono la nobile e pura lingua italiana facendo  rivoltare nella tomba il Sollo, il Lasca e tutti  i fondatori della Accademia della Crusca e delle fave di Fuca: Ospedalando? Papera Guerriera? Bellacana? Che bischerate sono?
Chi si cela dietro questo avatar pennuto? Satana? Un marziano?   
“Mistero” sta indagando e ha sguinzagliato al paperclinico  il suo storico segugio un po’ veneto meticcio, un Raz de Can che ha smesso di farsi i fatti suoi per essere pagato per farsi i fattacci degli altri.
 Nel parcheggio, tra vigilantes e parcheggiatori abusivi, santonni e capesante sciorinano salmoni che mettono in guardia i lettori dai blog  che parlano di papere e  pennutame vario.
 Anche  Corona ha smesso di fare le birre al limone  ed stato richiamato a paperazzare, visto che di anatidi si tratta.
Insomma alla vigilia dell’inizio della prima oncoguerra e della successiva apertura della semAseria papercronaca di Ospedalando la prode Paperfamily ha deciso di fare chiarezza, onde  evitare di ritrovare il plastico dell’oncosuite in qualche programma di spazzagiornalismo!

Perché si chiama  Ospedalando? Perché il ciclismo è lo sport (qualcuno direbbe arte, vero Papàdellatataelena?) che più di tutti da l’idea della fatica estrema, soprattutto le foto del ciclismo storico, quello schletrino di Fausto Coppi, tutto piegato sulla sua cassa toracica a fendere l’aria sulla bici inerpicandosi nelle salite più impervie dell’Italia del boom! Perché da un lato il monte Canchero è duro, insidioso e   bisogna essere o diventare dei ciclisti scalatori che pedalata dopo pedalata lentamente avanzano.
Dall’altro lato Ospedalando crea un filo, un legame con un progetto di Papàpapero che si chiamava La Bici Diario, una serie di racconti/pensieri/diario che il fantasioso genitore aveva cominciato a scrivere quando Bellacana era ancora in covata nella panza della mamma. L’opera omnia era proceduta fino alla schiusa della Papera Guerriera, che con i suoi acciacchi di pennuta esofagata ha bloccato il completarsi del capolavoro (…vabbè dai, del lavoro!).
Sì,  ma se  il blog si chiama Ospedalando  perché si deve digitare www.bellacana.blogspot.com? Cos’è,  un rifugio per animalsti abbandonati? Uno zoo? Una riserva naturale per Tamagochi? Mammapapera, data la naturale follia dell’allora unigenito, aveva a suo tempo aperto il blog intitolato appunto a quel pazzo pazzo bebone. Insomma, in principio fu la Canafamily
Ma chi si cela dietro Ospedalando? Chi è l’eminenza grigia?  Il blogger? Mammapapera? La Papera che ha imparato a scrivere a sei mesi? La dottoressa Seabbaianonmorde?  Un collettivo di pazienti di neuropsichiatria? CHI??????
Ebbene, i blogger che danno voce e follia a queste pagine (si possono definire pagine anche se non si sfogliano?) sono Mammapapera e Papàpapero, nella persona di Mammapapera e Papàpapero, che si alternano, o si uniscono in coro, in maniera naturale, a seconda dei bisogni psicologici e paperologici dell’uno e dell’altro…. Se lo stile sembra unico è perché è teribilmente vero che “ Dio li fa e poi li accoppia!!!” (per ogni responsabilità chiedete pure alla Nanerottoladaicapellirossi). L’unica incombenza extra è di  Mammapapera che, essendo laureata in lettere (ebbene sì Dams teatro è lettere!!! …..Sollo Lasca e la brigata dei Crusconi si sta ririvoltando nelle tombe!), ha l’arduo compito di interpretare e grammaticare i post  del consorte (che lei ama definire Naif)!
Ma allora come nasce Ospedalando? Cos’è? Perché?
Ospedalando inizia come un  diario di bordo cartaceo, improvvisato con qualche A4 piegato a metà per creare una sorta di proto notes su cui scrivere,  per permettere ai novelli Lady Nutria e Ser Fagiano di comunicare e condividere i loro pensieri scrivendoli direttamente alla piccola paperotta. Era un modo per  metà…bolizzare  e  ritrovarsi comunque uniti nonostante la tegolata li avesse frantumati.
L’idea di trasferirsi sul blog è venuta dopo, amici e parenti chiamavano ma avevano paura di disturbare, allora non chiamavano, volevano essere vicini ma non sapevano come, e così, per chi sosteneva la Paperfamily e voleva giustamente partecipare con loro, è stato  fatto il salto.
E allora a 365 giorn,i o giù di lì, ci regaliamo queste pagine, il progenitore di Ospedalando: giorno per giorno verranno pubblicati quei primi pensieri,  una sorta di prequel in cui ci siamo ripromessi di non fare alcuna modifica e lasciar evolvere naturalmente come da quelle righe balbettanti, incredule, arrabbiate, siamo arrivati alla follia di Ospedalando.
Ma infine è tutto vero? I personaggi? Le avventure? Le emozioni?
Sì è reale la malattia, è reale l’impegno e la serietà dello staff di oncoematologia.
 È reale il sostegno e l’aiuto che fisicamente e spiritualmente riceviamo da amici, nonni, famigliari, potenziali nuovi amici, vicini e lontani.
Insomma da chi ci legge e ci dà la forza per trasformare in fantastico ciò che per noi, senza Ospedalando, sarebbe solo una terribile realtà.

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