domenica 28 luglio 2013

Febbre al 90°

Il terzo ciclo di chemio si era aperto con la paperodissea del Broviac, sulla bocca di tutti la domanda era una sola "Allora? si è sfilato?" ebbene, dopo numerose peripezie e molto vagabondare il verdetto del divin chirugo, che dall'alto della sua nuvoletta seguiva i travagli dei paperi mortali, fu "E' tutto a posto, riprendiamo la terapia!" E così giovedì mattina tutto sembrava di nuovo tornato alla normalità: oncocameretta senza delfibanani, alberoflebo,campanelli rossi da suonare in caso di bisogno, bip e spie luminose di ogni sorta, cena alle 17,45 e così via. Tutto sembrava così normale che papàpapero e Bellacana venerdì pomeriggio partirono per un week end montano. Mammapapera, fin troppo tranquilla nella sua ansia cronica, avrebbe affrontato due notti consecutive...e che sarà mai! Nessun segno, nessun presagio...niente. Ma di nuovo la notte che torna, alle ore più piccole, quando ti trovi a uscire dalla stanza e il corridoio è vuoto e buio come la plancia di una nave fantasma, dalle guardiole luci soffuse sbirciano la penombra, le porte a vetri si riflettono una nell'altra moltiplicando bagliori e scintillii di fuochi fatui... e senti. Non so dire bene cosa, ma senti l'anima del reparto, i pianti di afflizione, i respiri sussurrati, quelle parole che si possono dire solo in certe situazioni...e parole che in certe situazioni non vorresti udire mai, senti le ombre che ti passano accanto...o forse sono solo dentro di te, e per l'ennesima volta pensi a tutte le vite, le storie, gli sguardi che hanno attraversato quel buio... e ti senti come una piccola piccola zattera in un oceano devastato dalla tempesta, e intorno... ma lontane lontane lontane, altre dieci, cento, mille zattere, monadi sfinite che cercano di dominare la bufera. E vista così...fa davvero un po' paura. Poi per fortuna c'è il mondo fuori, fatto di persone vere, vive, di carne e sangue che sostengono, sorreggono, accarezzano, con le loro parole, lettere, pensieri, i naufraghi, stanchi e stremati, e curano ferite e lividi. E' grazie a questo fortissimo abbraccio corale e corazzato che la paperfamiglia sente con urgenza il bisogno di scrivere in chiave ironica le varie peripezie che l'avvicendano, a volte ci riesce, a volte meno...ma ci sono giorni...in cui è durissima! Ma ora basta, torniamo a noi, si diceva... febbre al 90°... eh già... Stamani mammapapera, dopo la seconda notte, tutta bella sgarzolina perché domani si torna a casa, da un bacetto alla paperella e...oh-oh... mi è sembrato di sentir che scotta!!! e che te lo dico a fare?????? La cosa parte soft, 37,4...mmmmmhhh ti conosco Paperina!!!! dopo colazione ecco una scena che mette insieme l'esorcista e riposseduta: la paperina sembra appisolata quando, all'improvviso e con un colpo di addominali degno di Bruce Lee, si rizza a sedere, apre la bocca e..... inonda a getto se stessa e il letto di latte non digerito! fantastico, e sono solo le 8:00!!! Piange, mammapapera cerca di consolarla mantenendola seduta e.... secondo gettito, questa volta diretto proprio sulla mamma! E sono solo le 8:01!!!!! Bene! A questo punto la Papera è arzillona, ride, saluta... mammapapera un po' meno, deve cambiare le lenzuola alla svelta... e con la pennuta spiumata sopra, un trucchetto degno di Tony Binarelli! Si sposta la Papera, con tubicini annessi, da una parte all'altra del letto e si sistemano le lenzuola dalla parte opposta. Un giochetto che, se non stai attenta, ti ritrovi la paperonza infiocchettata come un ovetto pasquale! Bene, saltiamo la merenda con sdegno e arriviamo a un 38,6 che ci porta alla tachipirina. Il dottor Fozzyemuppet tranquillizza mammapapera, gli esami del sangue vanno bene...può essere la terapia!". Tralasciamo i clisteroni...perché non dimentichiamo che tutto questo tram tram si ripercuote sul bislacchissimo intestino dell'infanta, e passiamo al pranzo. Alla vista della solita pappa la Papera storce il becco e allunga un braccino respingente, come a dire "Vade retro, pappaccia!!!" Mammapapera pensa sia la febbre, comincia a mangiare i suoi "ravioli di Barbie" (nel senso che la sfoglia sembra plastica pura) quando si accorge che la paperella ha posato due occhietti (e meno male, se fossero stati ti più in che reparto saremmo?) famelici sul suo piatto. Mammapapera guarda la Papera che guarda il piatto... ok, proviamo! Il pezzetto di sfoglia viene sputato subito con l'infamia... e ci credo, sembra moplen! Proviamo con il ripieno (che... va bè, lasciamo perdere, se non sembriamo quelli che si lamnetano sempre di tutto...). La Paperina apre una boccuccia diffidente... ciuccia un po'... mastica non si sa bene cosa, poi...spalanca un abisso pentadentato e aspetta trepidante il secondo boccone! La suinina si scofana così il ripieno di tutti i ravioli (lasciano a mammapapera le larve di moplen) e, già che c'è assaggia pure l'arrosto. Starà meglio, pensa l'ingenua genitrice, infatti, mezzora dopo siamo a 39!!! Tachipirina e ghiaccio...e così via, alti e bassi tutto il pomeriggio. Alle 21,30 una pediatra di notte spuntata dal nulla ordina una lastrina (l'ennesima in una sola settimana!!!!!) e, alle 23:00 decreta una bronchitina. Mi sa che stavolta facciamo filotto, vuoi vedere che ci tengono fino al prossimo ciclo mannaggiannoi!!! E sempre l'ultimo giorno sti colpi di scena! Senti, paperina bella, io ti ho capita sai? lo so che tu adori i colpi di scena e hai un'indole spiccatamente melò, ma non hai nemmeno 11 mesi, e se continui così i tuoi poveri e anziani genitori non mangeranno il panettone perché saranno già belli che volati nel paradiso dei genitori, dove al posto di nuvolette batuffolose ci sono soffici divani bianchi e antimacchia, davanti a maxischermi da cinema che proiettano , on demand, tutti quei bei film che avresti tanto voluto vedere ma che "Eh...non si riesce più ad andare al cinema!" ed enormi, gigantesche, monumentali ciotole di pop corn caldo e croccante, e dietro...un mare cristallino e una spiaggia fine fine e bianca come sale, palme, fiori tropicali, e quel clima... quel bel clima con la brezza... e invece davanti un paesaggio più bretone, l'oceano, i campi d'ajonc, les galettes, e quel cielo... quel cielo così...bretone... eh... non sarebbe neanche male! Ad avere la garanzia che fosse davvero così...un pensierino... ma noooo, dai! Stiamo qui a farci il mazzo con te e Bellacana, in fondo sei la nostra Paperina bella... mannaggiattè!!!!

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