giovedì 26 dicembre 2013

Pape(r) Satan...Pape(r) Satan Aleppe!!!

Come ci starebbe bene una bella riflessione sul Natale! 
Sullo stare insieme, il sentirsi più buoni, il volersi bene...eh già, ci vorrebbe proprio! Magari con tutti quei bei racconti sulla preparazione delle cose che rafforzano lo spirito natalizio, fare l'albero... allestire il presepe...infornare biscotti...
Bello, bello davvero!
Peccato però che a casa Papercana le cose vadano diversamente.
Ci hanno provato. Lo giuro, ci hanno provato in  tutti in modi! All'inizio di dicembre mammapapera, papàpapero e Bellacana sono andarti a prendere un bell'albero, uno vero (sì, lo so, non è ecologicamente corretto! ...ma è uno di quegli alberini dell'Ikea che poi tu a festa finita riporti in negozio e loro ne fanno Billy, Faktum e Grankulla Futon!), uno vero, dicevamo, verde, profumato...che perde aghi a gogò, si va bè...ma cosa vuoi che sia con una Paperonza atrasica che inghiotte la malora inceppandosi l'esofago così spesso che neanche lo spinterogeno dell'Isotta Fraschini! Ma sì, cosa fa più Natale di un albero vero!!!
Parcheggiato in balcone per giorni, all'incombere del Natale bisogna proprio  invasarlo per bene. Schiaccia di qua, pressa di là, controlla che sia dritto...mmmh..ok....sì, quasi...ecco, spingi qua, zappetta a destra...perfetto. Mammapapera trasferisce l'enorme e pesantissimo vasone dal terrazzo al salotto, spingendo e sudando come una partoriente, lo posiziona nell'angolino natalizio, si allontana per ammirarlo e... pende, leggermente, ma pende verso sinistra. Va bè, si nota appena.
"Bellacana, mi aiuti a mettere le decorazioni?"
"No!" ...sgrunt! grazie!
"Faccio il presepe con il papà!"
"Aaaah, va bene!"
Mammapapera, pervasa di Spirito del Natale, comincia ad addobbare l'albero, e più addobba più l'albero più l'albero pende, più addobba, più pende...mannaggia, adesso si nota eccome. E allora tira, spingi, pressa, zappetta...niente! Nada! Nieth!
Va bè, nessuno è perfetto, sorvoliamo, non vorremo mica farci scalfire questo bello Spirito del Natale che circonfonde di luce tutto il creato?!
E poi...c'è il presepe!!!!
Papàpapero ha una cosa con presepe... che neanche la famiglia Cupiello. Gli piace proprio farlo, è il suo giochino, il suo lego da grandi. Una volta trovata la location più adatta (da quando ci sono figli piccoli questa  è lo scaffale basso della Billy -e che non mi si venga a dire che i papergenitori non sono  coerenti!- con le ante a vetro, in modo che i beboni possano ammirarlo ma non ingoiarlo o distruggerlo). Si mette lì, con i suoi scatoloni vintage originali degli anni '70, e comincia a creare! Accartoccia scatole e cartoni per creare l'ossatura del paesaggio, poi ricopre tutto con la cartaroccia vintage originale degli anni '70, piena di buchi e tutta sbrindellata... ma densa di Spirito del Natale!
Poi sistema il muschio, e questa è la parte più difficile, considerato che il muschio vintage originale degli anni '70 si disintegra a contatto con l'aria. E finalmente... posiziona le statuine! Con una solennità religiosa valuta e soppesa ogni collocazione, ogni equilibrio e dinamica relazionale all'interno del presepe. Le statuine più piccole vanno messe lontano, le grandi in proscenio, una prospettiva architettonica che neanche il Brunelleschi! I pastori qui, la lavandaia vicino al fiume... e così via. Ma quest'anno Bellacana è grande, e il suo papà è fiero di trasmettergli questa passione (che gronda Spirito del Natale) e allora eccoli, padre e figlio, come nella pubblicità di un pandoro, i visi vicini, riscaldati dall'intermittenza stroboscopica delle lucette, concentrati nell'atto di creare quel piccolo mondo parallelo. Non importa se posizionando il laghetto/specchio questo cade e si frantuma in mille pezzi! (cosa sono 7 anni di disgrazia per la Paperfamily, a loro ormai devono darne indietro, e con gli interessi!!!)
Bello! Bello, bello, bello, bello! Il presepe a due è venuto proprio bene! Ogni cosa è al giusto posto, l'angioletto sul tetto della capanna, Giuseppe e Maria ai lati della mangiatoia, bue e asinello, il bambinello nascosto nell'attesa della Santa Notte, tutto perfetto! La Paperina è incantata, lo Spirito del Natale pervade anche lei, ammira stupefatta la casa vestita a vesta, le luci, i colori, i pupazzetti e le candele.
Che bel quadretto. Tutta questa bella armonia, si sentono in sottofondo le canzoni di Natale e... "Mamma, ho spostato una pecorina!"
Mammapapera guarda... e inorridisce! In due secondi netti Bellacana ha trasformato il presepe tanto faticosamente cesellato in un rave party! La madonnina è sepolta da tutti i pastori, due mucche, tre galline e l'arrotino, Giuseppe si è voltato di spalle per non guardare, lo zampognaro giace a terra senza testa e Gesù bambino è scomparso! (No, non crediate,  l'anonima Canasarda non lo rilascerà nemmeno per la mezzanotte di Natale!). Papàpapero rischia il colpo apoplettico, apre le ante a vetro per cercare di porre rimedio allo tzunami e, lesta come un leprotto, la Papera kamikaze afferra una manciata di sassolini vintage originali degli anni '70 con tutta l'intenzione di metterli in bocca. 
"No, Paperina! Non si fa!!!" che bravo fratello maggiore, meno male che c'è lui, perché mammapapera è impegnata nel fare vento e porgere i sali ad un Papàpapero ormai al collasso nervoso.
Ma no! No, no, no e poi no! Neanche questo piccolo inconveniente scalfirà l'incrollabile Spirito del Natale che trasuda dalla Paperfamily.
E allora via, a confezionare pacchetti  con fiocchi e nastri, e paperelle dipinte, biglietti d'auguri e piccoli pensierini. E va bene, il tempo è poco, ci si riduce sempre la sera, si è stanchi, nervosi, si scatta per un nonnulla, si discute... si litiga  proprio! Ma è Natale, siamo tutti più buoni!!! Si passa oltre, si soprassiede, si dimentica (?)... si rimanda tutto al post festività!
Ma finalmente si avvicina il grande giorno, tutto è pronto per la grande cena  a casa dei parenti Quadratini di Papàpapero, è la  mattina della viglia, la Paperonza ha passato una notte turbolenta (e naturalmente con lei i papergenitori), mammapapera ha la malsanissima idea di provarle la febbre: 38,5! 
Facce di pietra! Mammapapera ha la mandibola a terra, papàpapero, miracolosamente sopravvissuto al colpo del presepe, stavolta rischia davvero il defibrillatore. 
Lo Spirito del Natale subisce il primo vero forte scossone!
Che si fa? Genitori più moderni la imbottirebbero di tachipirina e andrebbero alla cena. Ma i papergenitori... con tutte le loro pare, le loro ansie...come si fa... chiama il pediatra...chiama il paperclinico... riprova la febbre... 39!
Chiama i Quadratini, dai forfait per la cena (Papàpapero rammaricatissmo, non ne aveva persa una in 39 anni di vita!). Dai, ok, si può rimediare, lo Spirito del Natale c'è ancora.
"Stiamo noi quattro, ceniamo con calma, guardiamo un bel cartone eh?" prova a indorare la pillola mammapapera. 
Poi arriva il pomeriggio, la Paperina scotta così tanto che sulla sua fronte si potrebbe cuocere il capitone, sotto l'effetto della tachipirina la temperatura si aggira sui 38 gradi...senza paracetamolo...lasciamo perdere. 
Bellacana avverte la tensione strisciante e la ributta indietro ai papergenitotori rischiando che Babbo Natale decida di non portargli nessun regalo per i prossimi dieci anni se non la smette subito di fare capricci.
Papàpapero sembra essersene fatto una ragione, mammapapera invece, verso le sette di sera, ha una crisi isterica, strappa letteralmente dall'ingresso lucette e decorazioni cedendo alla lusinga liberatoria di un rosario di madonne che non si è mai sentito nemmeno al porto di Bancok! 
Lo Spirito del Natale è già sulla soglia con le valigie pronte... quand'ecco... il canto di natale! Gli amici Trepermeognitre si offrono di portare la cena alla Paperfamily, e alle otto o poco più consegnano ai derelitti paperi vassoi di ogni ben dio per una bella cena della vigilia...rigorosamente a base di pesce!
Lo Spirito del Natale posa le valigie, forse forse...c'è ancora posto per lui...
Ed eccoli, tutti e quattro sul divano, i nostri pennuti, a guardare Ortone e il mondo dei Chi. Bellacana pasteggia a pop corn, papàpaero, con in braccio una Paperina a quaranta che spigozza roventemente, ingolla voulevant e spiedini di pesce, mammapapera, seduta sul lato opposto, si ingozza, sentendosi la mamma peggiore, nonchè la più sfortunata, del mondo.
Ma è durante la notte, quando i papergenitori si ritrovano nel lettone una Paperina scarcagliante, febbricitante e arrotolata in borse del ghiaccio e siberini come una seppia al banco del pesce, che non riesce a riposare e non li fa dormire neanche in sogno, trasformando la natività in un film di Dario Argento, che lo Spirito del Natale intuisce che non è decisamente più aria, e ad un'ora indefinita infila definitivamente la porta per andarsene senza rischiare di essere ulteriormente infamato e vilipeso!
Il giorno di Natale la Paperella sta un po' meglio, la notte scorre tranquilla, a Santo Stefano è sfebbrata.
Alla fine di questo racconto possiamo quindi trarre alcune conclusioni: 

-la Paperfamily ci ha provato oltre ogni misura, oltre ogni umana volontà di riuscirci, l'ha cercato, inseguito, legato e imbavagliato con la forza pur di passare un vero e sereno giorno di festa ...ma lo Spirito del Natale non ne ha voluto sapere! Si è lasciato sabotare dai nefasti eventi che non hanno dato tregua nemmeno questa volta. Diciamo pure che non ha avuto abbastanza fede.

-I papergenitori avevano ragione, se non lo senti, non lo senti! Se la vita ti tartassa a spron battuto per troppo tempo, poi fai fatica a sederti davanti ad una candela rossa e un vassoio di biscotti allo zenzero appena sfornati e dire "Ah, buon Natale!!!" 

-Gli amici sono la cosa più importante, quella che conta di più. Che anche quando ci sei dentro fino al collo e ti sembra che tutto vada da schifo, ti lanciano una corda e ti tirano su. Negli amici si può credere, sempre!

-Gesù bambino è fuggito negli Emirati Arabi.

- Ormai non ci sono più dubbi, la Papera è Satana!

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