sabato 17 agosto 2013

la guerra è dichiarata!

Cancro! Ehi dico proprio a te, che pascoli e parassiti nel corpo della mia piccola papera. Oggi voglio proprio rivolgermi a te! Pensi che sia impazzito? Che sia esaurito? Credi che un uomo non possa parlare alla propria malattia? Guarda che sei proprio tu che mi giustifichi, lo status di oncogenitore mi permette di farlo, e di essere compreso o compatito (anche se la compassione è l’ultima cosa che voglio e di cui ho bisogno!). Cancro, se tu fossi un uomo ti avrei già ucciso con le mie stesse mani. Se fossi stato generato dalla mente malata di uno scienziato pazzo o alimentato da un Woodoo o da un'ipotetica magia ucciderei l'uomo che ti ha creato. Senza nessun perdono, solo sete di giustizia. Lasciatelo dire, sei infimo, viscido e infame; sei il concentrato della peggior specie umana. Ti rendi conto che te la prendi con dei bambini? Te la prendi con chi sta imparando a fare i primi passi, o meglio sta gattonando, sul sentiero della vita! Questo è un sacrilegio ,è una bestemmia, un insulto alla vita. Con che coraggio fai questo? Prenditela con i più grandi, prenditela con me! Che te ne fai di un corpicino da poppante ? Devo essere io il tuo bersaglio, io che la mia fetta di vita l'ho già vissuta … Chissà quante volte hai sentito questa offerta. Come siamo scontati noi oncogenitori e come ti facciamo sentire onnipotente. Se tu fossi mio prigioniero ti trascinerei per i corridoi di oncopediatria tirandoti per tuoi viscidi capelli e ti obbligherei a guardare in ogni stanza. Ti farei ascoltare i pianti di dolore e disperazione dei piccoli pazienti, ti obbligherei a guardare il volto rassegnato ma determinato dei genitori, volti segnati dalla fatica e dal dolore. Ti farei ascoltare i pianti, le grida e le lacrime dei fantasmi che popolano queste mura! Ti porterei in una stanza e ti legherei proprio come tu hai fatto con i nostri sogni! Sogni che con pazienza stanno aspettano il momento per spezzare le catene e riprendere il loro volo, non hanno fretta . Ti metterei al centro di un cerchio di genitori, ciascuno con una “sorpresa” per te nascosta dietro alla schiena. Ti piacciono le sorprese vero? O ti piace solo farle? Non so se saremmo in grado di ricambiare con doni all’altezza dei tuoi, sai sei stato bravissimo a sorprenderci, non sei mai scontato! Ti anticipo solo che ogni genitore potrà scegliere di regalarti uno di quei terribili strumenti, presidi medici, farmaci che servono per estirparti dai corpi dei nostri figli: unbel Broviach da infilarti nella giugulare, un ciclo di chemio che ti bruci bene le vene, un sondino delle dimensioni di una gomma da innaffiare per stimolare a dovere il tuo intestino impigrito dalle terapie. Io personalmente avrei due sorprese per te, una ventina di farfalle, noooo, non quelle leggiadre creature che svolazzano eleganti nei campi fioriti, ma aghi da flebo da conficcarti nelle vene, nelle arterie e un paio anche nella giugulare. Sono forse troppi? Noooooo , sono solo le farfalle che hanno bucherellato la paperina nei ricoveri passati. Sai che a volte mi capita di rivivere il ricordo di lei distesa sul lettino, con gli arti bloccati che strillava come un maiale al macello, con tre o quattro cerotti su gambette e braccia livide e mezze insaguninate, gli infermieri concentrati nella difficile impresa di trovare una vena in un corpo troppo piccolo..... Dario Argento non ha inventato proprio niente! Pensi che le infermiere e i medici siano sadici aguzzinii? No loro sono veri professionisti che devono agire per aiutare, anche con mezzi apparentemente poco ortodossi. Sono da rispettare e da ammirare, perchè hanno il coraggio e la scorza per farlo. La seconda sorpresa sarebbe un eviratore con cui castrati. Non se esista, e in oncopediatria non si usa, ma l'impotenza è comune a noi oncogenitori. Tu ci costringi ad accettare di affidarci alla medicina, ad accettare il nostro ruolo di gregari, ad accettare le sofferenze dei nostri figli. Contemporaneamente noi ACETTIAMO con la scure della realtà, quell’illusione dell'onnipotenza che a volte da l’essere genitore. Tu non sai cosa significhi diventare padre. I primi mesi oltre a un sentimento di smarrimento c'è un dirompente senso di onnipotenza, ti rendi conto che quella creaturina dipende in tutto e per tutto da te, mangia quello le offri, osserva il mondo con il tuo sguardo….. la senti tua! È una sensazione che sicuramente ti piacerebbe...... l’impotenza invece la vivo tutte le volte che la paperina mi guarda con occhi sbarrati e supplichevoli " Papà, tu che sei il mio Dio, che soddisfi i miei bisogni, perchè non mi aiuti? Non vedi come sto male?!" . Naturalmente sono con lei, le stringoi la mano e cerco di consolarla.... eppure mi sento così inutile! Te lo riconosco Cancro , sei un osso duro ! Hai il potere non solo di insudiciare e violare la nostra paperotta, ma anche di aggredire noi genitori, le nostre convinzioni, il nostro credo . Tu mi hai cambiato, mi hai imbruttito, ingobbito, mi hai fatto scoprire, o forse mi ha regalato, parti di me che non mi piacciono. Sono diventato intollerante, basta un piccolo sgarbo per farmi subito scattare, sono sempre più convinto che il mondo sia fatto per i furbi, e sono stanco. Non voglio essere ulteriormente ingannato . Tu hai sconvolto i miei ideali . Trovo profondamente ingiusto che piova e ripiova sul bagnato. Mi hai fatto scoprire di avere una fede fragile a cui per ora metto una croce sopra cercando di appoggiarmi ad una fede viva e vegeta, fatta di voci e respiri reali, della mia famiglia e di chi ci sostiene. Cancro ti vorrei uccidere, ma purtroppo non hai corpo, occhi, orecchie. Sei il nemico e ti giuro che continuerò a combatterti con tutto me stesso, con le paperarmi che ci permettono di sostenere paperina e il suo mirabolante percorso verso la guarigione. Giocare come se il letto dell'ospedale fosse un microscopico parco giochi, cantare, ballare, farle scoprire pezzi di mondo e portarli nell'oncostanzetta, e infine la capacità di regalarle bei momenti insieme, che sono intoccabili. Puoi accaniti quanto vuoi, ma sono già vissuti e conquistati. Dì la verità, ora ti facciamo un po’ paura! Trema Cancro gli oncocombattenti caricano le armi!!!

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