giovedì 18 settembre 2014

...Pazza pazza pazza sulla terrazza.... (Ohana time)

Si sì, ormai lo sanno tutti! Ohana significa famiglia, e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato...o dimenticato. Vero! Ma tra le mille citazioni belle e poetiche perchè scegliere proprio quella di un cartone animato ormai vetustello e senza nessunissimo effetto di compute grafica? Ma è ovvio: Il film di cui si parla è  Lilo&Stich (così vetustello da riportare mammapapera agli sgallettati anni dell'università), la piccola Lilo vive di con la sorella maggiore Nani che si arrangia come può per mantenere la custodia della piccola dopo che i rispettivi genitori sono morti. un bel giorno vanno al canile per adottare un cucciolo e se ne tornato a casa con un piccolo e sanguinario alieno pieno di cattiveria e di odio per il prossimo (va bè, non sarà la sinossi del Mereghetti, ma il concetto mi sembra abbastanza chiaro, no?!)
Qualche analogia con la paperfamily? 
Noooooo???????
Davvero?????????????
Rewind: Bellacana vive con mamma e papà che si arrabattano per spiegargli che può giocare alle Winx ma che, non essendo una vera Winx, può volare solo con le ali della fantasia. Finchè un bel giorno vanno all'ospedale per far nascere la sorellina e due mesi dopo se ne tornano a casa con una piccola e fetentissima papera atrasica e tumorata!
... e poi.. quelle orecchie!!!!
Politically uncorrect? ....sta cippa!!!!
Comunque, proprio come nel cartone, poi le cose si accomodano (più meno), ci si viene incontro...si fa quadrare il cerchio, si da un colpetto alla botte... insomma, si impara a conoscersi e a vivere insieme. E così anche stavolta la Paperfamily sta riprendendo il ritmo (e mo' che l'abbiamo detto...ahino!),e  ci si diverte pure un sacco!
Eppure le restrizioni erano tantine, e anche un pochino limitanti : "La Papera può stare... in casa! Se proprio proprio volete cambiare aria... in balcone (da qui il titolo del post)! 
In casa  può entrare... nessuno! Neanche quei poveri derelitti dei nonni! 
Voi papergenitori e Bellacana potete entrare: ma dovete togliervi le scarpe! 
Bellacana può condurre una vita normale. Ma niente asilo! 
La Papera può mangiare tutto. Tranne.... verduracrudauovaeformaggiodelcontadinogelatoertigianlemarmellatefatteincasafruttafrescanonsbucciabile tipotuttiqueibeifruttinidiboscotuttibellipienidiantiossidantichefannocosìbeneallasaluteacquadirubinettoequalsiasialtracosachesolitamnetevieneelogiatasullerivistedibenessereevitabiologica!!!"
Ok, c'è altro?
"Sì. Niente Didò!"
...
Va bene. Ce la possiamo fare!
E incredibilmente la Paperfamily ce l'ha fatta! Dopo un mese esatto dalla dimissione post-staminali qualche divieto è caduto, ora la Paperaguerriera può uscire in bicicletta, giocare in cortile, ricevere i nonni! Ma la cosa incredibile è che questo mese è passato senza nessuna sofferenza causata delle restrizioni. Ogni giorno c'era qualcosa da fare. Fogli da spaciugare, balli da imparare (nella top ten: Vamos a la playa; Ballo ballo, di Raffaella Carrà; La notte vola, della Cuccarini) astronavi da costruire, torte da cucinare... 
E Bellacana non voleva andare al parco! La sua frase ricorrente in questo periodo è stata "Voglio giocare con la Papera!!!" e così capitava di vedere, passando per la main street di Manzolopoli, sti due nanerottoli saltellare sul terrazzo tutti pitturati come due indiani Piedineri al grido di "Buuuuuuu!!!" per spaventare un nonno assiepato nel giardino sottostante.
Qualcuno ha cominciato a pensare che la casa fosse infestata dai fantasmi quando, passando in bicilcetta davanti al cancello, si è accorto di una vocetta eterea e soffusa che diceva proprio a lui, un perfetto sconosciuto,"Ciaaaaaauuuuuuu!!!" 
Qualcun'altro avrà pensato a ebola quando, suonando il campanello si è sentito rispondere "Aspetta che scendo, sai, in casa non può entrare nessuno!" E il povero Ominodell'antenna, al quale Papàpapero ha persino infilato i calzari blu dell'oncosuite!!!
Bha! Quante cose che non si riescono nemmeno ad immaginare! Eppure...
Lasciamo perdere riflessioni superflue e sterili che ci porterebbero solo a pensare quanto siamo indeterminati di fronte al caso e che forse tutta questa vita non è che un lunghissimo deja vu di qualcosa accaduto in una dimensione parallela.
Finiamola qui questa sera, e guardiamo avanti. 
Alla casa nuova che prende sempre più forma. A questo bel giardino che da due giorni è tornato a riempirsi delle risate della Paperaguerriera e di Bellacana. Alle lunghe pedalate alla scoperta di oche e laghetti che questa coda d'estate, così dolce  e mite, ancora ci regala. Alla Paperamatta che chiama "Torta" qualsiasi cosa dolce e golosa di cui è chiotta e percio vede uno snack ed è "Tota!", Un ovetto di cioccolato "Tota!", un plumkake a colazione "Totaaaaaaa!!!!!"
Alle cose belle e a quelle che fanno ancora paura. Alle avventure che si possono vivere in un metro quadro e ai controlli imminenti che mettono ansia al sol pensiero. Al ritorno al lavoro, che sembra proprio dietro l'angolo, alle risonanze, a quella vacanza che forse prima o poi si riuscirà a fare, agli esami del sangue, a tutto il veleno nero che stavolta deve essere stato succhiato via tutto perdìo! ...e a quella paura sottile sottile annidata sul fondo dello stomaco, che non sia così. 
E come un nuotatore che riemerge solo quando l'ossigeno nei polmoni finisce, prende fiato velocemente poi torna ad immargersi, così cerca di fare la Paperfamily (eh, questa circonlocuzione degna di William Shakespeare, chissà chi l'apprezzerà!). Si immerge completamente in questa OHANA e ci sguazza dentro... poi quella paura serpeggiante comincia a stringere proprio lì, tra la gola e il cuore, e allora su, aria, e giù di nuovo a sguazzare... e speriamo che basti, nell'attesa di trasformarsi in anfibi... delfini... sirene... 
...alieni?




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