E oggi, alle ore 12.24 del 2 settembre 2014, la Paperaguerriera fa un allegro starnuto… eh... ehEEEEE
TWO !!!! AUGURI PAPERONA!!!!
Auguri raffreddati da una freddura paperosa, auguri per dirti che sono passati già
due anni!!! E’ inutile che cerchi
di rimanere sottopeso e mantenere i capelli a zero per mentire sull’età e
sembrare una bebona! Tra poco rischierai il paragone con Baby Barney, certo, tu al sigaro preferisci
una bella fialetta di fisiologica…
Insomma, vecchia muffa, ormai hai due
anni suonati ! Due anni che alla Paperfamily le hanno suonate! …Due anni da
suonati!!! Così suonati da poter dire che nella malattia hanno celebrato la
vita, la Paperaguerriera insieme a quei pazzoidi dei suoi papergenitori e all’iperbolico
Bellacana hanno costruito due anni che sono stati vissuti, non solo
marcati dalla malattia (atresia, cancro, e altre catastrofi), e non si sono mai
fatti mancare l’occasione per un sorriso, un gioco, per tanti baci. E quando la
loro energia non bastava c’era quella della paperrete e dei suoi ingranaggi che
ne produceva a volontà restituendone all’ennesima potenza.
Oggi è il birthduck, e nessuno ha
voglia di ricordare il dolore , la rabbia,
la fatica, perché quelle
Mammapapero e Papàpapero ce le hanno stampate in faccia, le rughe e la canizie, assieme alle cicatrici (fisiche e non solo), tracciano
la mappa di questo percorso.
Oggi si festeggia
la vita, la gioia dei respiri,
del tuo becco da anatide, di quelle tue orecchiette da Sloth della Banda Fratelli dei mitici Goonies.
Si celebra il coraggio ignaro e spericolato di una bambina di due anni!
Una bimbetta buffa che balla con
tutta se stessa una musica fatta di quack quack corali, armonici, delicati, acuti,
stonati, cacofonici e allegri di amici vecchi, nuovi, lontani, vicini, di
compagni silenziosi, di fratelli di sfi(g)da, di medici, infermieri, di amici
potenziali e sconosciuti, di nonni fratelli, zii, da tutta
questa eco starnazzante, uno sciame sciabordante e paperoso di palmipedi antropomorfi che si trasforma in
una melodia di compleanno che il mondo ci (in)canta.
E alla fine questi due anni hanno
lasciato dei doni alla Paperfamily, che forse non compenseranno tutto ciò che
e andato perduto, (serenità, sonno, illusioni, vacanze, spensieratezza,
normalità…), ma che hanno permesso alle rughe di avere un significato che va
oltre il naturale scorrere del tempo. In questi due anni hanno imparato che non
ci sono confini netti e invalicabili tra le persone, nè barriere, razze, non c’è cultura, non
c’è professione più o meno prestigiosa. Solo che ci si dovrebbe sempre guardare con
rispetto e amore. No, non hanno fondato una setta, né si sono affiliati a
Paperhology... semplicemente hanno vissuto, visto, imparato quello che forse
ogni genitore in fondo al suo cuore sa (ma loro sono un po’ tardi, c’è voluta
la batosta per alzare il velo), e cioè
che l’amore conosce canali impescrutabili, che si insinua tra le crepe
di un muro di cemento armato e colora di
arcobaleni e risate una stanza di ospedale.
Hanno scoperto che questo amore è
fatto anche di cinismo, ironia e creatività, alla faccia degli apostrofi rosa…
che saranno tanto carucci, ma non sono buoni neanche come stuzzicadenti!
Inevitabilmente oggi mammapapera e
Papàpapero ripensano al momento in cui tutto ebbe inizio…
2 Settembre 2012, Mammapapera è ad un
passo dalla dimissione dopo un mese in ostetricia e ginecologia per minaccia di
parto podalico pretermine. Papàpapero e Comandante Bellacana stanno per sbafare
una succulenta colazione al bar di Manzolopoli quando …DRIIIIIIN…
DRRRRRIIIIIIIIIIIINNNNNNNNN!!!!!!
“Mi stanno portando d’urgenza in sala
operatoria!”
“Ah… ma non dovevano dimetterti
domani?”
Avrebbero dovuto capirlo subito che
ti piacciono le sorprese!
Pagina
tre del vademecum del giovave padre impreparato all’imprevisto :
-Scaricare il quasi neofratellino
dalla nonna,
-Passare da casa a prendere il kit del
perfettogiovanepadre;
-Cambiarsi d’abito per essere
presentabile e rispettabile almeno al primo incontro.
Quello
che il vademecum del giovane padre impreparato all’imprevisto non dice:
Arrivi nel bel mezzo del deserto dei tartari. Tutti sono già in sala
operatoria. Sei solo, lì fuori, nemmeno
una panca da fachiro su cui sedersi. Un “corridiodimezzo” con l’ansia a mille.
Un Humphrei Bogarth qualsiasi avrebbe acceso una sigaretta dopo l’altra, un Billy
Christal d’altri tempi avrebbe monologato mezzora in stile Nanni Moretti (ma
più simpatico) sul fatto se fosse più corretto chiedere informazioni e
aggiornamenti, o più fascinoso sedersi in un angoletto a rimuginare sul significato apotropaico del nome del
nascituro. Ma siamo genitori moderni
nell’era del touch screen, e allora si impugna l’oggetto del potere e
si annota. E qui la tentazione forte è
quella di ricopiare pari pari i pensieri in libertà vergati dall’allora
giovanile Papàpaero in attesa che il lieto evento si compisse, e sarebbero
pensieri benauguranti, di tanta salute e felicità, di una vita serena e gioiosa
e piripì e piripà…ma francamente ce li risparmiamo. Va bene l’ironia e il cinismo, ma qui si rasenta
veramente la paradossale profezia al
contario di un Papernostradamus tragicamente rubato all’agricoltura!
Di certo possiamo solo dire che da
quel giorno la fede di Papàpapero
si è ridotta ad una sudicia pecoraccia dai capelli
aggrovigliati, e la vaga sensazione di una beffa sovrannaturale ha preso il
sopravvento.
Fatto sta che siamo qui, questo 2
settembre volge al temine, e stiamo ancora a raccontarcela. Ancora a
festeggiare ad oncopaperologia… che detta così sembra una cosa mesta, e invece
è stata una festa bellissima con i bimbi, Fozzymuppeth, Seabbaianonmorde, Black
Mamba , Miss Pony e tanti tanti altri… e non è avanzata neanche una briciolina
di torta! poi a casa tutti e quattro nell’esclusivissimo privè “Casanuova”dal
quale la Paperapunzelsenzalungachioma saluta il mondo dall’alto del suo verone
e da lì rende omaggio e nonni e amici
supermatti che con becchi di cartone trasformano tutto in una festa speciale e
straordina, mentre lei elargisce
sorrisoni furbetti con gli occhietti a fessura che ridono ancor prima della
bocca. E balla flapflappando come la farfallina della canzone indossando la sua
gonnellina fatalosa e le alucce brillantinose costruite con Bellacana.
E vai Paperaguerriera sulla tua
nuvoletta azzurra alla conquista del mondo, perché il sorriso non è l’effetto,
ma la causa della felicità!
Ps: Auguri Paperaguerriera, da tutta
la tua strampalata Paperfamily,
e auguri anche a te fantastico Bellacana,
che due anni fa sei diventato fratello maggiore, e da allora hai svolto il tuo
compito in modo egregio, sotto tutti i punti di vista!
Con amore, mamma e papà.
Auguri piccola ! Tantissimi auguri !
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