giovedì 20 dicembre 2012

Pollicini

Esiste un posto dove certi bambini hanno bisogno di fermarsi a riposare. Magari perche il loro sbarco nel mondo è stato un po' più faticoso del dovuto, a volte perchè hanno avuto fretta e sono arrivati troppo presto,  altre ancora perchè sembrano già pronti ma in realtà c'è ancora qualche dettaglio da sistemare... 
In questi casi questi piccoli marzianini vengono accolti da mani esperte eamorevoli e tenuti in una cuccia morbida covati dal caldino artificiale di una lampada. Intorno a loro nè giorno nè notte, ma  una costante penombra crepuscolare, non rumori domestici di stoviglie e radio accesa, ma voci ovattate,fruscio di camici e bip bip di spie luminose. Lucine verdi, rosse e gialle che occhieggiano da monitor  di ogni sorta.
Pulcini che dormono avvolti da lenzuolini rosa o azzurri, e da tubi e tubicini, sensori e drenaggi. A vegliare sulla loro attesa di essere pronti per la vita, mamme e papà a metà, che fremono di gioia anche solo stringendo quelle minuscole manine, aspettando con un' ansia divorante di poter finalmente tenere in braccio il loro fagottino per una mezzora.  Neo genitori che, pronti a notti insonni passate a consolare pianti disperati, arrivano in borghese e come surreali supereroi devono indossare il "costume" verde e la maschera di un sorriso per trasformarsi in genitori part time di creaturine rannichiate e stremate, e leggere favole e cantare ninnenanne al suono di un carillon appeso all'asta della flebo. Niente stencil con gli orsetti nè abatjour dalle magiche luci cangianti.
Piccole isole flebilmente lampeggianti che galleggiano in un buio dolce e sconfinato. Tutto fluttua tra sigole solitudini e confidenze inattese. Attimi di condivisdione con estranei che sembra di conoscere da sempre, in quella realtà irreale, così fuori da qualsiasi aspettativa o progetto, o capacità mentale di immaginarsi mamma e papà.
Nessun famigliare accanto, solo mamme e papà... e voci, mani, sorrisi, sguardi, custodi di Pollicini, carichi di compassione nel senso più letterele del termine, comPASSIONE condividere passione e patimento. Nessun giudizio, nè discorsi proiettati troppo al futuro, solo il qui  ed ora, giorno per giorno.
E il silenzio pesante e doloroso di quando, dopo l'infinita attesa di un'emergenza, una coppia di supereroi appende il costume verde, va a casa in due e non torna più.
E la gioia di tutti quando finalmente ad un Pollicino viene concesso lo sbarco.
Esiste un posto surreale, dove il cuore batte sottovoce  e gli occhi si aggrappano lucidi a qualsiasi brandello di speranza, un posto che per fortuna che c'è, un posto in cui a volte comincia la vita.
 

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